Al termine della preghiera in piazza San Pietro, il Pontefice invita i fedeli a unirsi a lui nella preghiera alla Madonna, nel giorno dell'Immacolata.
Quando La Vergine Maria apparve a Lourdes (1858) si definì esattamente così: «Io sono l’Immacolata concezione». Contemplare la Madonna dentro il Mistero dell'incarnazione del Verbo eterno di Dio, è collocarsi al centro del Natale.
È questa l'immagine ridata ieri, 8 dicembre 2022, dai media locali e internazionali, nel riprendere Papa Francesco, recatosi, come tradizionalmente previsto per la festa dell'Immacolata, a Santa Maria Maggiore, per pregare davanti all'immagine mariana della Salus Populi Romani, e quindi in Piazza di Spagna per compiere l'atto di omaggio e di preghiera ai piedi del monumento all’Immacolata.
Nel giorno della Solennità dell’Immacolata Concezione, il Papa ricorda che Maria, «piena di grazia e dunque vuota di peccato» porta a stupirci «della nostra bellezza»: pure noi peccatori nel giorno del nostro Battesimo «abbiamo ricevuto un dono iniziale che ci ha riempito la vita»
Una parola chiave del Vangelo dell’Annunciazione (Lc 1,26-38), che leggiamo in questa solennità dell’Immacolata, è la parola «grazia», ci ricorda mons. Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini.
All’Angelus nella Solennità mariana dell'8 dicembre, Francesco evidenzia che Dio opera nella quotidianità e nella semplicità della vita di ogni uomo, senza clamori, e che l’umiltà di Maria mostra una libertà interiore che la rende capace di volgersi totalmente al Padre e a chi ci sta accanto.
Il Papa si è recato questa mattina alle 6.15 davanti alla statua mariana nel centro di Roma per un atto di venerazione privato alla Vergine Maria. Alla Madonna, il Pontefice ha chiesto «il miracolo della cura, della guarigione, per i popoli che soffrono duramente per le guerre e la crisi climatica». Subito dopo, tappa a Santa Maria Maggiore.
Un commento al Vangelo di Luca in occasione della festa liturgica dell'8 dicembre
Nell'omelia della Solennità dell’Immacolata Concezione il vescovo Valerio Lazzeri sottolinea che «siamo chiamati a lasciarci alle spalle ogni forma di vergogna e di paura, che caratterizzano la nostra condizione umana».
L'8 dicembre 1854 papa Pio IX proclamò il dogma mariano celebrato oggi. Alcune chiavi di lettura sul senso di questa festa.
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