Strage di bambini in un campo profughi nel nord della Siria, colpito da un bombardamento che ha causato almeno 16 morti. Vittime anche alla periferia di Aleppo raggiunta da diversi razzi. Monsignor Khazen: le potenze garanti delle pace non riescono ad impedire le nuove violenze.
«La guerra in Siria non è ancora finita. E la presenza dell’ISIS si fa ancora sentire». Così dichiara, al telefono con Aiuto alla Chiesa che Soffre, monsignor Boutros Marayati, arcivescovo armeno-cattolico di Aleppo.
L’esercito turco e i suoi alleati stanno continuando l’assedio alla città di Ras al-Ayn, che sarebbe ormai occupata per metà del suo territorio.I cristiani sono una parte essenziale della società siriana, ma ora rischiano di essere annientati e cancellati dalla memoria del Paese.
Il Consiglio ecumenico delle Chiese e il Consiglio delle Chiese cristiane del Medio Oriente si uniscono agli appelli per la fine dell’operazione militare turca nel nord-est della Siria, esprimendo profonda preoccupazione per il loro impatto umanitario sulle popolazioni della regione e invocando il diritto all’autodeterminazione dei popoli
Mentre nello Yemen si è riaperto su un nuovo fronte lo scontro tra filo-sauditi e separatisti sostenuti dagli Emirati, entrambi in lotta contro i ribelli Houhi vicini a Teheran, la popolazione locale è allo stremo. Il cappuccino elvetico, vicario apostolico dell'Arabia Meridionale, stigmatizza una situazione nella quale «il dialogo è quasi impossibile perché ognuna delle parti in conflitto vorrebbe la vittoria finale», mentre aumentano fame e miseria.
Il gesuita italiano mentre si trovava nel capoluogo siriano di Raqqa il 29 luglio 2013 per cercare di riappacificare i rapporti tra i gruppi curdi e i jihādisti arabi cercando pure di trattare la liberazione di un gruppo di ostaggi è scomparso. Da allora ad oggi, non si hanno avute più sue notizie.
Giovani capaci di pensare con la propria testa e di opporsi a leggi ingiuste al punto da essere disposti a dare anche la vita. È la storia delle «Aquile randagie» un gruppo di scout di Milano che rimase attivo durante gli anni oscuri del fascismo in Italia, mettendo in salvo numerosi ebrei attraverso il confine con la Svizzera. Ieri c'è stata l'anteprima del film che racconta la loro storia. Guarda il trailer.
L’organizzazione, fondata nel 1949 su impulso di Papa Pio XII con l’intento primario di soccorrere i profughi palestinesi dopo la creazione dello Stato d’Israele, si ripropone oggi come strumento d’aiuto rivolto «ai bisognosi in Terra Santa, palestinesi e israeliani, di tutte le età e credenze».
«Un segno di speranza». Così Papa Francesco definisce «la presenza dei medici degli infermieri e del resto del personale sanitario nelle zone devastate dai conflitti», nel videomessaggio per l’intenzione di preghiera del mese di aprile, diffuso dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa.
Il sacerdote siro ortodosso Samuel Gümüs, impegnato nella cura pastorale delle comunità siro ortodosse presenti in Germania citando fonti libanesi afferma che sarebbero in corso non meglio precisati «negoziati» per liberare il vescovo siro ortodosso di Aleppo, sequestrato nel 2013.IL presule fu rapito con il metropolita ortodosso Boulos al-Yazigi, del quale queste fonti non fanno cenno.
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