Le misure di sostegno messe in atto dal Consiglio federale per far fronte all’emergenza coronavirus presentano gravi lacune poiché non tengono in debita considerazione le persone con i redditi più bassi e quelle che vivono in condizioni di povertà in Svizzera.
Al Ranft anche famiglie per pregare il patrono della Svizzera. Ma sul sito del Centro pellegrinaggi del posto, anche la possibilità di una «candela virtuale».
La «sorpresa pasquale di papa Francesco» è arrivata martedì mattina all'ospedale di Locri tramite l'elemosiniere del Papa.
All'interno del sito di Sacrificio Quaresimale è nata una pagina per spiegare e tenere informati sulla realtà della crisi causata dalla pandemia di coronavirus per le persone coinvolte nei progetti seguiti dall'organizzazione svizzera.
In risposta all’epidemia di Covid-19, Papa Francesco ha istituito il 6 aprile un fondo di emergenza alle Pontificie Opere Missionarie, di cui Missio Svizzera fa parte.
Dal sacro al profano, dalle Chiese vuote ai ristoranti chiusi, in uno speciale della RSI che andrà in onda giovedì santo il racconto di come la Svizzera italiana si appresta ad affrontare la Pasqua in queste condizioni decisamente anomale.
Come sta vivendo il Papa la crisi causata dal Covid-19? E come prepararsi al dopo? Francesco ha risposto a distanza, registrando degli audio, alle domande del giornalista e scrittore britannico Austen Ivereigh.
Le Pontificie Opere Missionarie sono il canale ufficiale di sostegno del Papa a più di 1.110 diocesi principalmente in Asia, Africa, Oceania e parte della regione amazzonica. Il Fondo di emergenza sarà utilizzato per accompagnare le comunità colpite nei Paesi di missione attraverso le strutture e le istituzioni della Chiesa.
La pandemia ha raggiunto oltre 180 Paesi, ma nelle più gravi emergenze spesso oltre 250 sfollati condividono 1 sola fonte d’acqua, con uno spazio vitale di meno 3,5 metri quadrati a testa.
I governi locali hanno preso velocemente i provvedimenti per contenere l’epidemia (dalla chiusura delle frontiere al lock down) senza aspettare che i numeri dei contagi aumentassero a centinaia di casi. È quanto emerso dal web-meeting tenutosi il 4 aprile, organizzato dalla rivista bimestrale «Africa» e dal mensile «Africa e Affari», a cui ha preso parte l’Agenzia Fides.
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