«Uomini con il volto coperto hanno ordinato alle persone di rinnegare la loro fede. Tutti hanno rifiutato e allora sono stati uccisi con un colpo d’arma da fuoco alla testa». È l’agghiacciante racconto di uno dei sopravvissuti all’attacco di venerdì scorso in Egitto.
C'è voluto poco più di un anno per costruire la seconda chiesa del villaggio di Ismailia, nella provincia egiziana di Minya. E la relativa brevità dei tempi di edificazione del luogo di culto cristiano è stata dovuta anche al contributo finanziario offerto a sostegno del progetto dalla locale popolazione di fede musulmana.
L'editoriale di Claudio Mésoniat sul viaggio del Papa in Egitto, dove ha incontrato il grande imam di al-Azhar, davanti al quale «ha fatto risuonare parole durissime contro il terrore islamista».
Ahmad el-Tayyeb, il grande imam di Al Azhar. La personalità musulmana che ha osato abbracciare papa Francesco in pubblico, proviene da una famiglia sufi e ha studiato filosofia delle religioni alla Sorbona. I passi per la modernità: dialogo coi cristiani e cittadinanza piena per tutti. Ma i rigoristi gli fanno opposizione.
Ma quale l’impressione che rimane in Egitto della presenza di papa Francesco?
Continua a suscitare commenti positivi il recente viaggio del Papa in Egitto. Per padre Samir Khalil Samir, gesuita egiziano e docente di islamistica presso il «Pontificio Istituto Orientale di Roma».
Papa Francesco è arrivato in Egitto come pellegrino di pace. L’aereo papale è atterrato nell’aeroporto del Cairo poco dopo le 14.00.
In occasione della prima visita nel Paese di Francesco, allo scalo del Cairo e nelle altre zone che il Pontefice visiterà sono state predisposte misure di sicurezza «senza precedenti».
In occasione del viaggio del Papa in Egitto, proponiamo le testimonianze delle vittime colpite dagli attacchi alle chiese copte la Domenica delle Palme.
‹›