La missiva dopo l'ultimo incontro: ferita la comunione ecclesiale, indebolito il lavoro della Chiesa. Possibili dimissioni dei prelati più vicini a Karadima. Tv13 rivela un duro documento riservato di Francesco.
Papa Francesco si è riunito ieri alle 16 con 34 vescovi nell’auletta dell’aula Paolo VI. Al termine ha consegnato loro un testo con alcuni temi su cui meditare fino a domani pomeriggio, quando ci sarà il secondo incontro. Gli ultimi due previsti domani.
I vescovi del Cile ribadiscono che la richiesta di perdono deve essere realmente riparatrice.
Che cosa ci si può aspettare dopo i colloqui di Francesco con i pastori cileni? La rinuncia immediata di qualche vescovo e un rinnovamento delle gerarchie nel giro di qualche mese.
Nota della Conferenza episcopale a pochi giorni dalla visita in Vaticano del 14-17 maggio. «L’accoglienza di Francesco delle vittime è un esempio per la Chiesa cilena».
Non si può comprendere la vicenda cilena, come a quella di tanti altri Paesi dove questa piaga è diffusa, senza partire dalla sofferenza degli abusati.
Cruz, Hamilton e Murillo, invitati dal Pontefice nei giorni scorsi a Santa Marta, incontrano la stampa a Roma: «Grazie per la sua generosità». «La Chiesa sia un’alleata nella lotta agli abusi, non rifugio per abusatori». «Forte azione di lobbying dei vescovi per salvarsi».
Il direttore della Sala Stampa vaticana conferma il prossimo incontro tra il Papa e tre vittime di abusi commessi dal clero in Cile. E spiega che Francesco chiederà loro perdono per quanto hanno sofferto mentre prega per la Chiesa cilena.
L’intervista a mons. Fernando Ramos Pérez, segretario generale della Conferenza episcopale cilena, dopo la Lettera inviata dal Papa e resa nota ieri.
In una lettera ai presuli del Cile a conclusione della missione degli inviati papali nel Paese, su casi di abusi sessuali da parte di uomini di Chiesa, Francesco riconosce di essere incorso in gravi errori di valutazione, specialmente a causa di una mancanza di informazioni vere ed equilibrate. Il Papa chiede perdono e convoca i vescovi cileni a Roma per discutere sulle sue conclusioni.
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