«È dedicata alla settima beatitudine, quella degli «operatori di pace», che vengono proclamati figli di Dio» l'udienza generale di mercoledì 15 aprile, svoltasi nella Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano.
È stata la prima udienza generale della storia senza la presenza di fedeli quella tenuta questa mattina da papa Francesco nella Biblioteca del Palazzo apostolico in Vaticano.
«Non c’è terra più bella del cuore altrui, non c’è territorio più bello da guadagnare della pace ritrovata con un fratello. Quella è la terra da ereditare!»: così Papa Francesco oggi all'udienza.
Nella sua catechesi, all'udienza generale in Aula Paolo VI, dedicata alle Beatitudini, il Papa ricorda che i poveri di spirito sono coloro che si sentono «mendicanti nell’intimo del loro essere» che mai si stancano di perdonare.
Una Messa storica quella celebrata da Papa Francesco allo stadio Zayed Sports City di Abu Dhabi: è la prima di un Pontefice nella Penisola arabica. Si conclude con questo evento il viaggio apostolico negli Emirati Arabi segnato dal dialogo interreligioso e dall’incontro con la comunità cristiana locale.
Si può credere di essere buoni cattolici ma non comportarsi da buoni cristiani. Il vero stile del cristiano è quello indicato dalle Beatitudini. Così il Papa nell'omelia della Messa a Casa Santa Marta commentando l'espressione emblematica del Vangelo di Marco: «Vino nuovo in otri nuovi»
I cristiani autentici «non vivono per il successo, il potere e il denaro; sanno che chi accumula tesori per sé non arricchisce davanti a Dio. Credono invece che il Signore è il tesoro della vita, l’amore al prossimo l’unica vera fonte di guadagno». Lo ha detto Papa Francesco nel breve discorso che ha preceduto l’Angelus di ieri.
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