I candidati all'accolitato con mons. de Raemy e don Sergio Carettoni.
Ticino e Grigionitaliano

Sabato scorso in Cattedrale il rito di istituzione di 22 nuovi accoliti e 11 lettori in Diocesi. Le loro testimonianze

di Laura Quadri

«Ministero significa anzitutto servizio: intercettare e rispondere alle domande e ai bisogni della gente. Da laici, presenti lì dove agiamo nella nostra quotidianità. Un bel compito, ma anche una responsabilità». Così Giampaolo Gotti, attore, regista e docente d’Improvvisazione teatrale presso l’Accademia Dimitri a Verscio, racconta quale significato assume la celebrazione che si è tenuta oggi, 13 gennaio, e che gli permetterà, dopo un cammino di formazione, di accedere al ministero del lettorato assieme ad altri 10 candidati istituiti da mons. Alain de Raemy, amministratore apostolico della Diocesi di Lugano. Sette donne – dopo il motu proprio del Papa Spiritus Domini, che ha aperto questo cammino anche a loro – e quattro uomini, pronti a mettersi al servizio tramite il lettorato della Diocesi e delle rispettive comunità.

«Da un po’ di tempo cercavo il modo di unire le mie competenze e i due mondi a cui sento di appartenere, quello dell’arte drammatica, che richiede di lavorare con il corpo e le parole, e quello della Chiesa cui appartengo. Nel frattempo a Losone, avevo tenuto un corso per i lettori domenicali della Rete pastorale «Madonna della Fontana» dal titolo evocativo «Far parlare la Parola», e a Verscio, in occasione della Domenica della Parola, avevo offerto alcuni contributi sul tema. Finché qualcuno non mi ha parlato della possibilità di questo cammino», racconta Gotti.

«Che cosa ho capito? Che il lettorato è un dono della Chiesa per la Chiesa e che non richiede di fare cose nuove o straordinarie, ma di accompagnare e sostenere anzitutto ciò che già esiste, poi, nel mio caso, di condividere ciò che a mia volta ho ricevuto, magari continuando a proporre corsi di formazione, oppure sostenendo l’esperienza, presente in parrocchia, delle cellule parrocchiali di evangelizzazione».

Tra i nuovi accoliti – ben 22 – ritroviamo invece Fabio Bacchetta Cattori; avvocato di Minusio, giunge anche per lui oggi il compimento di un percorso altrettanto lungo: «Fino allo scorso anno era tradizione presso il Monastero agostiniano di S. Caterina a Locarno di celebrare la festa di Santa Rita distribuendo delle rose benedette. Un giorno decisi di portarne una a una signora anziana che non riusciva più a frequentare la S. Messa. Mi è poi venuta l’idea di fare lo stesso con la Comunione, nel giorno del Corpus Domini. Il mio parroco acconsentì». Questo gesto si è poi trasformato, dapprima nella disponibilità a diventare ministro straordinario dell’Eucaristia e, in seguito, lettore ed ora accolito. Una vera e propria vocazione: «L’accolito è chiamato a dare la sua disponibilità a portare la Comunione, assistendo e i parroci in questo servizio. È bello che ad accogliere questa chiamata siamo state e siamo in diverse persone, uomini e donne, provenienti ognuno da situazioni personali, famigliari, professionali molto disparate. L’impressione è che questa proposta stia toccando sempre più persone, disposte ad aprirsi con fiducia a quello che sentono dentro. Si tratta di vivere il più intensamente possibile il grande dono del battesimo, dando seguito a quell’apertura della Chiesa, dopo il Concilio Vaticano II, a coinvolgere i laici, anche le donne, sempre di più.  Dopo la celebrazione di oggi ripartiremo nelle nostre comunità, per cercare di svolgere questo servizio, nel nascondimento e nel silenzio. La bellezza di questo ministero è questa: che in tale discrezione, c’è il tutto di portare Gesù Eucaristia. Nella nostra società ci sono tantissimi bisogni e interrogativi sul senso più vero della vita e dell’esistenza; l’augurio che mi sento di formulare al riguardo per il nuovo anno è quello di riscoprire il grande dono di Gesù Eucaristia, medico dell’anima».

Mamma e nonna, per Flavia Piattini di Agno la celebrazione di oggi viene vissuta, ci confida, «con trepidazione, come un passo in più, consapevole di aver vissuto un’esperienza capitata, nella mia vita, proprio al momento giusto». Già catechista in parrocchia e, a sua volta, ministro straordinario dell’eucaristia, da donna si è sentita, con le sue compagne nel gruppo – le prime donne in diocesi a intraprendere questo percorso – un po’ un’«apripista». Anche per lei «è chiaro che si tratta di una chiamata, non solo a stare attorno all’altare, ma a uscire dalla chiesa per tessere delle relazioni, magari anche per riavvicinare chi si è allontanato. La mia paura? Ricevere un dono che non venga «scartato». Sarebbe per contro bello che ci coinvolgessero in una responsabilità comune verso i parrocchiani. Intanto ci fa già molto piacere sapere che, d’accordo con don Sergio, anche dopo la giornata di oggi, la nostra formazione proseguirà, per permetterci di raccontare e condividere le esperienze che vivremo da oggi».

I lettori con mons. Alain de Raemy e don Sergio Carettoni.

La celebrazione in Cattedrale: i nomi di tutti i candidati

Sabato mattina, alle 9.30, nella Cattedrale di San Lorenzo a Lugano, mons. Alain de Raemy ha presieduto la celebrazione con il rito di istituzione di 11 Ministri Lettori e di 22 Ministri Accoliti. Ecco i loro nomi.

Candidati al Ministero di Accolitato: Maria Boorsma (Losone); Maria Grazia Cremonesi Doninelli (Meride); Chiara Gerosa (Balerna); Flavia Piattini (Agno); Suor Roberta Asnaghi (Luganese); Elisabetta Barbieri (Gordola); suor Marina Di Marzio (Luganese); suor Manuela Colombini (Mendrisiotto); Ida Soldini (Massagno); Luca Guglielmini (Giubiasco); Cesario De Liquori (Brissago); Duilio Giacon (Ronco sopra Ascona); Andrea Narciso (Novazzano); Alberto Salerno (Vernate); Fabio Bacchetta Cattori (Minusio); Francesco Cagnasso (Biasca); Stefano Barbieri (Gordola); Eric Boorsma (Losone); Gaspare Marino (Coldrerio); Luigi Roncoroni (Cadro); Nardo Trotti (Arogno); Gerardo Calluso (Steinhausen – Canton Zugo).

Candidati al Ministero di Lettore: Martin Berger (Breganzona); Patrizia Bergermelli (Breganzona); Mariangela Bionda (Minusio); Fabrizio Forni (Quinto); Manuela Frisone Leoni (Cademario); Federica Gabbi (Cadro); Giampaolo Gotti (Verscio); Antony Panakal (Giubiasco); Sonia Polari Melli (Breganzona); Elisabetta Sartore Stoffel (Prato Leventina); Maria Terlizzi (Comunità parrocchiale di lingua italiana a Winterthur).

Inoltre, il 27 gennaio inizierà il cammino di discernimento di nuovi aspiranti ai ministeri Laicali del Lettorato e dell’Accolitato e del Diaconato Permanente. Per informazioni rivolgersi a don Sergio Carettoni 076 218 62 88.

I candidati all'accolitato con mons. de Raemy e don Sergio Carettoni. | © Catt.ch
13 Gennaio 2024 | 14:52
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