Papa e Vaticano

«Non si usa il nome di Dio per giustificare la guerra». Francesco risponde a Kyrill?

Ieri, 13 marzo 2022, nono anniversario di elezione di Bergoglio al soglio di Pietro ma anche 18.ma giornata di guerra in Ucraina. Il Papa con parole ferme ha condannato il conflitto l’aggressione armata che non ha ragioni strategiche, la barbarie. Il Papa ha invocato la fine del conflitto e il bisogno di negoziare veramente.
Ma ancora di più, dopo l’omelia del patriarca di Mosca Kyrill del 6 marzo scorso che ha lasciato attoniti, contano le parole del Pontefice sull’uso di Dio per giustificare la guerra. Non sono pochi coloro che leggono queste frasi del Pontefice come indirizzate anche – senza nominarlo – al Patriarca ortodosso russo. In questi passaggi del Santo Padre risuona come un monito ciò che  Francesco firmò ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 con il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, a proposito dell’uso del nome di Dio per giustificare qualsiasi tipo di violenza, aggressione e guerra:
«Altresì dichiariamo – fermamente – che le religioni non incitano mai alla guerra e non sollecitano sentimenti di odio, ostilità, estremismo, né invitano alla violenza o allo spargimento di sangue. Queste sciagure sono frutto della deviazione dagli insegnamenti religiosi, dell’uso politico delle religioni e anche delle interpretazioni di gruppi di uomini di religione che hanno abusato – in alcune fasi della storia – dell’influenza del sentimento religioso sui cuori degli uomini per portali a compiere ciò che non ha nulla a che vedere con la verità della religione, per realizzare fini politici e economici mondani e miopi. Per questo noi chiediamo a tutti di cessare di strumentalizzare le religioni per incitare all’odio, alla violenza, all’estremismo e al fanatismo cieco e di smettere di usare il nome di Dio per giustificare atti di omicidio, di esilio, di terrorismo e di oppressione. Lo chiediamo per la nostra fede comune in Dio, che non ha creato gli uomini per essere uccisi o per scontrarsi tra di loro e neppure per essere torturati o umiliati nella loro vita e nella loro esistenza. Infatti Dio, l’Onnipotente, non ha bisogno di essere difeso da nessuno e non vuole che il Suo nome venga usato per terrorizzare la gente.
In nome dell’innocente anima umana che Dio ha proibito di uccidere, affermando che chiunque uccide una persona è come se avesse ucciso tutta l’umanità e chiunque ne salva una è come se avesse salvato l’umanità intera
«In nome dell’innocente anima umana che Dio ha proibito di uccidere, affermando che chiunque uccide una persona è come se avesse ucciso tutta l’umanità e chiunque ne salva una è come se avesse salvato l’umanità intera.», così il Papa e il grande Imam di Al Azhar, parole che ieri riecheggiavano dell’appello del Papa all’Angelus del 13 marzo 2022 rivolto alla situazione in Ucraina.

nel frattempo 65 teologi ortodossi di tutto il mondo hanno definito la dichiarazione di Kyrill non corrispondente alla teologia ortodossa

fonte: ilsismografo/red

Leggi: appello dei vescovi svizzeri a Kirill
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14 Marzo 2022 | 10:43
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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