Papa Francesco
Papa e Vaticano

Tra le forti polemiche dopo l'intervista della RSI al Papa, spazio anche a qualche chiarimento

Polemiche attorno alle parole del Papa rilasciate nell’ampia intervista alla RSI pubblicata da tutti i siti e da varie testate sabato e che andrà in onda il 20 marzo nel programma culturale Cliché. Un’intervista che il giornalista che l’ha condotta ha impostato attorno al colore bianco (il bianco del vestito del Papa; il bianco della liturgia; il bianco della colomba della pace e la bandiera bianca). Da qui l’equivoco nato a livello internazionale nella risposta data da Francesco ad una domanda.

Leggi qui l’intervista integrale a Francesco

Nel frattempo Avvenire intervista il professor Marco Mascia, esperto di diritto internazionale all’Uni di Padova che fa capire esattamente il senso di quel bianco colore della bandiera nel diritto internazionale che non significa resa ma richiesta di tregua. Purtroppo il messaggio percepito dal Paese aggredito dalla Russia (ma anche altrove in Occidente) è stato altro, sollevando indignazione a Kiev dove è stato convocato il nunzio apostolico, l’arcivescovo Visvaldas Kulbokas, informandolo che l’Ucraina è «rimasta delusa» dall’intervento del Papa. Eppure, proprio nelle ore in cui la tensione saliva, sono stati rilanciati gli inviti a Francesco a visitare la nazione «martoriata». Come a dire che il Vaticano resta un interlocutore di cui tenere conto, nonostante manchino spiragli per un dialogo che possa fermare la guerra. Il primo a chiedere che il Papa faccia tappa nel Paese è stato il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba. «Non alzeremo altre bandiere – ha affermato –. Siamo grati a papa Francesco per le sue costanti preghiere per la pace e continuiamo a sperare che dopo due anni di guerra devastante nel cuore dell’Europa abbia l’opportunità di compiere una visita apostolica in Ucraina per sostenere tutti gli ucraini». Da New York, dove era in visita, è intervenuto l’arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica: «L’Ucraina è ferita ma imbattuta. È esausta, ma resta in piedi. E a tutti quelli che guardano con scetticismo alla nostra capacità di stare in piedi diciamo: venite in Ucraina e vedrete». Ieri è stato l’ambasciatore dell’Ucraina presso la Santa Sede, Andriy Yurash, a tornare a ipotizzare un viaggio di papa Bergoglio. «È un tema rilevante – ha spiegato a un’emittente radiofonica –. Proprio l’altro giorno ne abbiamo parlato in incontri ufficiali e non ufficiali. Il Papa ha ricevuto vari inviti. E ha fatto riferimento più volte alla possibilità di una visita a Kiev, ma la collega necessariamente a una sosta a Mosca. Cosa che Mosca non vuole». Anche il Cremlino ha commentato l’intervista del Papa. «Putin ha ripetutamente parlato della disponibilità a risolvere i problemi attraverso i negoziati – ha detto il portavoce Dmitry Peskov –. Ma c’è un rifiuto inflessibile da parte di Kiev». La reazione della Casa Bianca è arrivata a distanza di un giorno: «Biden si unisce al Papa nelle preghiere per la pace in Ucraina che potrebbe essere raggiunta se la Russia decidesse di mettere fine a questa guerra ingiusta. Sfortunatamente continuiamo a non vedere alcun segno da Mosca». Dal presidente Zelensky una risposta indiretta: la «Chiesa è in prima linea accanto alle persone» mentre non serve «la mediazione virtuale a 2.500 chilometri» perché tocca alla Russia fermarsi».

Leggi l’intervista al professor Marco Mascia esperto di diritto internazionale dell’Uni di Padova

Papa Francesco | © RSI
12 Marzo 2024 | 10:32
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PapaFrancesco (1459), ucraina (213)
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