Papa e Vaticano

Francesco: Palestina e Israele siano due Stati liberi e in buoni rapporti

Ucraina, Medio Oriente e Myanmar: il Papa anche oggi all’udienza generale ha lanciato i suoi appelli per quei Paesi per i quali costantemente chiede la pace e per tanti altri non citati ma che sono nelle sue preghiere. Uno sguardo intenso Francesco lo rivolge al Medio Oriente e in particolare a Gaza.

Si soffre tanto lì, nella guerra. Per la pace tra Palestina e Israele, che siano due Stati, liberi e con buoni rapporti. Preghiamo per la pace.

Il guadagno dei fabbricatori di armi

Poco prima il pensiero era andato al conflitto in est Europa, a quei giovani ucraini che partono soldati e vanno a morire per una guerra che come tutte le altre, stigmatizza il Papa, da una parte ha chi soffre e dall’altra chi ci lucra sopra.

La guerra sempre è una sconfitta in cui chi guadagna di più sono i fabbricatori di armi, per favore preghiamo per la pace.

Gli aiuti entrano a Gaza

A più riprese il Pontefice ha rilanciato la soluzione dei due Stati per Israele e Palestina, l’ultima volta era stato domenica 14 aprile, durante il Regina Caeli, quando aveva ribadito che «nessuno deve minacciare l’esistenza altrui», chiedendo alla comunità internazionale di aiutare «israeliani e palestinesi a vivere in due Stati, in sicurezza», perché «è un loro desiderio e un loro diritto».

Da Gaza intanto arrivano notizie di continui raid israeliani, mentre l’Unrwa testimonia che nella Striscia ieri sono entrati 310 camion di aiuti, un record dal 7 ottobre, sottolinea l’agenzia dell’Onu.

Il Papa: fede, speranza e carità, l’antidoto cristiano all’autosufficienza

Francesco prosegue la serie di catechesi sui vizi e le virtù oggetto delle sue riflessioni all’udienza generale del mercoledì di queste settimane. Dopo aver esaminato le quattro virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza, oggi il suo pensiero va alle tre virtù teologali: fede, speranza e carità che «caratterizzano la vita dei cristiani» e sono «il pegno della presenza e dell’azione dello Spirito Santo» in loro. Il discepolo di Gesù, dunque, non è un’eroe e «non è mai solo».

| © Vatican Media
24 Aprile 2024 | 11:25
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PapaFrancesco (1461), udienza (249)
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