Lunedì 16 a Besso, un evento in clima sinodale

«Il compito primario del Sinodo è ricentrare il nostro sguardo su Dio per essere una Chiesa che guarda con misericordia l’umanità», così papa Francesco all’omelia della Messa che ha dato inizio alla XVI Assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi che si svolge a Roma fino al 29 ottobre 2023 sul tema della sinodalità con l’obiettivo di individuare cammini condivisi per vivere la Chiesa in modo sempre più partecipativo a vantaggio della missione. In pieno clima sinodale arriva in Ticino l’invito del vescovo Alain de Raemy e dell’equipe diocesana Reti Pastorali rivolto ai preti animatori, ai laici moderatori e segretari dei Consigli pastorali di Rete della diocesi di Lugano per un incontro lunedì 16 ottobre a Besso, parrocchia di San Nicolao. L’incontro inizierà alle 19 e si concluderà verso le 21.30 (alle 18 c’è la Messa per chi riesce ad arrivare). Un’occasione, come scrive il coordinatore del progetto, don Sergio Carettoni, che «ad inizio Anno Pastorale 2023-2024 vuole fare il punto della situazione sui percorsi in atto nella pastorale in Rete e, al fine di allineare il nostro passo diocesano a quello della Chiesa Universale in questo momento della fase sinodale». L’obiettivo è di cercare «di comprendere meglio come svolgere un servizio all’interno delle diverse realtà della diocesi di Lugano, curando primariamente la comunione tra noi e con tanti compagni di viaggio».
Un incontro dunque per dare continuità al progetto delle Reti Pastorali messo in atto in questa sua ultima fase dal vescovo Lazzeri, che sul progetto aveva già deciso. Non è dunque una novità introdotta dall’amministratore apostolico, ma semmai un lavoro già consolidato con fasi stabilite prima, solo da mettere in atto.
Il vescovo Alain, dal canto suo, su Catholica del 7 ottobre 2023 (L’anno «tosto» del vescovo Alain tra sfide pastorali e dossier caldi (catt.ch)), così ha parlato delle Reti Pastorali: «in questo progetto abbiamo la pazienza di convincere, cominciando dalla realtà locale. È da lì che deve maturare la convinzione che serve collaborare con altri. Non possiamo avere uno schema unico da applicare a tutti, bisogna rispettare le differenze e andare avanti a poco a poco».
L’appuntamento quindi è per lunedì 16 ottobre per dare spazio all’ascolto del vescovo, alla condivisione, alla preghiera e alla testimonianza. (C.V.)