La comunità a Kismaros nel 2023 con gli oblati e una nuova novizia
Ticino e Grigionitaliano

L’Associazione amici di Kismaros è attiva in Ticino da 30 anni

Quella dell’Associazione Amici di Kismaros è una storia di generosità e amicizia che da 30 anni unisce il Ticino e l’Ungheria, più precisamente con il villaggio di Kismaros a 80 km da Budapest.   Il legame con il Ticino nasce nel 1993, a seguito di una visita di padre Mauro Lepori alle suore cistercensi a Kismaros, una comunità che ha dovuto vivere nella clandestinità sotto il regime comunista fino al 1989. Durante gli anni della deriva totalitaria, le suore cercarono luoghi nascosti dove riunirsi per le festività, poiché non potevano manifestare la propria vocazione religiosa. Nei dintorni di Kismaros, tra le casette di vacanza vicino al bosco, riuscirono a vivere assieme ma sempre in clandestinità. Gli abitanti avrebbero dovuto denunciare la loro presenza, invece per anni tacquero. Dopo la caduta del regime comunista, per riconoscenza alla gente del villaggio, le suore decisero di mettere a disposizione le loro competenze professionali, essendo due di loro fisioterapiste ed avendo quale oblato del monastero il medico ortopedico Gábor Fejérdy; nel 1991 aprirono un piccolo ambulatorio. Fu così che ancor prima di costruire il loro monastero, avvenuto negli anni seguenti, nacque un’opera sanitaria gratuita dove la dignità e la cura della persona venivano (e vengono) messe al primo posto.

Comunità cistercense di Kismaros

L’Associazione Amici di Kismaros è stata costituita nel 1999, conta dodici membri e una rete fedele di sostenitori, tra i quali i Medici cattolici della Svizzera Italiana che da oltre 15 anni finanziano il lavoro del collega ungherese dr. Gábor. «Negli anni l’Associazione – come ci raccontano Antonia Asioli e Rita Monotti – ha contribuito finanziariamente a vari progetti per il Monastero (il tetto della Chiesa e della prima Casa, il risanamento acustico del refettorio, l’acquisto di macchinari per la produzione delle marmellate). Ha assicurato inoltre la continuità di due progetti importanti per l’Ambulatorio: il depistaggio della displasia dell’anca nei bébé e altre malformazioni nei bambini piccoli, con le cure necessarie fornite dal dottor Gábor; il 2° progetto riguarda la fisioterapia attiva per ragazze e ragazzi in età scolastica con problemi ortopedici e malattie locomotorie. Una generosa donazione attraverso Caritas Ticino ha finanziato la costruzione della sala di ginnastica del nuovo ambulatorio. Per oltre vent’anni l’Associazione ha fornito farmaci, apparecchi e materiale medico, necessari per curare le persone che sempre più numerose si rivolgono all’Ambulatorio».

Quello che si è instaurato tra Kismaros ed il Ticino è diventato un legame di amicizia che va oltre il sostegno economico. Per consolidare tale legame, persone dal Ticino sono andate regolarmente a Kismaros ed ogni anno è stato organizzato un incontro a Lugano. Quest’anno l’incontro si è svolto sabato scorso 1° aprile, presso l’aula multiuso delle scuole San Benedetto. «Collegati online erano presenti suor Marti, monaca e fisioterapista, e il dottor Gábor con sua moglie Yuma, entrambi oblati del Monastero; hanno voluto ringraziare i sostenitori per la solidarietà e la fedeltà dimostrata durante 30 anni ed aggiornarci sulla vita nel Monastero e sulla situazione all’Ambulatorio durante gli ultimi tre anni, segnati dalla pandemia e dalla guerra contro l’Ucraina.

Il periodo della pandemia è stato difficile per il Monastero: non potendo vendere all’estero e in Ungheria il miele e le marmellate prodotte nel loro laboratorio. Le suore si sono trovate quindi prive di un’entrata importante. Provvidenzialmente sono state aiutate da ordini religiosi che hanno acquistato i loro prodotti e l’Associazione ticinese ha contribuito con donazioni straordinarie. In questi tre anni è pure mancata l’importante fonte d’entrata proveniente dall’accoglienza di persone, gruppi di giovani e famiglie. Però un dono di questo periodo è stata l’entrata di una novizia, che darà presto i primi voti.

«Nell’amicizia e nel dialogo – continuano Antonia e Rita – l’Associazione amici di Kismaors cercherà di rispondere alle necessità del Monastero: quest’anno ad esempio si finanzierà l’isolazione del tetto della casa dove dormono le monache e la produzione delle squisite marmellate con la frutta acquistata ai piccoli agricoltori della regione».

Federico Anzini

La comunità a Kismaros nel 2023 con gli oblati e una nuova novizia | © Kismaros
12 Aprile 2023 | 09:59
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