Il Cardinale Parolin a Einsiedeln: celebrazione aperta solamente a 30 persone

Il Canton Svitto non concederà eccezioni al limite di 30 partecipanti fissato per le celebrazioni religiose in occasione della visita del cardinale Pietro Parolin, l’8 novembre. Il vicariato della Svizzera centrale protesta contro questa decisione che considera sproporzionata.

All’interno delle misure per contenere i contagi di Covid-19, il Dipartimento della sanità del canton Svitto ha deciso che le celebrazioni religiose celebrate all’interno del cantone non potranno accogliere più di 30 persone, indipendentemente dalla grandezza della chiesa.

Una restrizione che ricade anche sull’imminente visita del cardinale Pietro Parolin a Einsiedeln. In visita in Svizzera su invito del Consiglio federale, il numero due della Santa Sede ha espressamente dichiarato di voler fare un pellegrinaggio alla Madonna nera di Einsiedeln dove il cardinale presiederà una messa pontificale domenica 8 novembre. Allo stato attuale, questa celebrazione non potrà accogliere più di 30 persone.

«Un attacco inappropriato alla libertà religiosa»

Questa decisione è stata criticata dai responsabili della Chiesa del canton Svitto. Il vicariato generale per la Svizzera centrale considera il limite di 30 persone come «attentato inappropriato alla libertà religiosa». La chiesa non può essere comparata alle altre sale riunioni: viste le loro dimensioni e l’altezza, le regole della distanza e dell’igiene sono più facili da osservare.

Oltre alla visita del cardinale Parolin, il vicariato generale attira l’attenzione sull’imminente festa di Ognissanti e sui giorni dei morti. Con queste restrizioni, ai parenti verrà impedito di ricordare il loro caro, soprattutto a coloro che sono già stati colpiti da severe restrizioni durante il contenimento della pandemia in primavera. Invece di un tetto generale di 30 persone, il Vicariato Generale propone che il numero dei partecipanti sia calcolato come percentuale dei posti disponibili.

cath.ch/red