L'abbazia benedettina d'Einsiedeln
Svizzera

La Conferenza centrale cattolica romana della Svizzera in assemblea ad Einsiedeln

I delegati della Conferenza centrale cattolica romana della Svizzera (RKZ) hanno tenuto la loro seduta primaverile lo scorso 24 e 25 marzo a Einsiedeln, contesto nel quale è stato annunciato che il progetto pilota sulla storia degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica in Svizzera, commissionato dalla Conferenza centrale, i Vescovi svizzeri e la «Kovos» (la »Conferenza delle Unioni degli Ordini religiosi e delle altre Comunità di Vita Consacrata in Svizzera»), giungerà al termine nel 2023. La Conferenza centrale si impegna da parte sua, sin da ora, a dare continuità al lavoro congiunto su queste tematiche. Al contempo, nel campo dell’etica, la Conferenza centrale appoggia l’avvio della stesura di un documento, dal titolo «Etica e societâ», che dovrà essere creato sotto la responsabilità comune anche della CVS auspicando in particolar modo il coinvolgimento delle Commissioni di «Giustizia e Pace» e «Bioetica» – e di «Azione Quaresimale».

A Praga un momento decisivo per la Chiesa in Europa

Sull’assemblea sinodale continentale, tenutasi a Praga dal 5 al 12 febbraio, hanno portato la loro testimonianza tre dei delegati presenti. Per Tatjana Diesteli, si è trattato di «un momento di autocritica della Chiesa sul suo lavoro pastorale e di ricentramento sulla propria missione».  Per Renata Asal-Steger, invece, anche se l’ascolto reciproco è stato molto apprezzato, si impongono ora delle decisioni. Urge per questo continuare a riflettere sul metodo che possa permettere di prendere delle decisioni in maniera partecipativa e sinodale.  Per Felix Terrier, infine, emerge una forza unificatrice : «Non ho mai sentito tale libertà in seno alla Chiesa, permettendoci di discutere su ciò che tocca davvero i cuori, senza giudicare e senza essere condannati». Parole che lasciano intravvedere che la Chiesa si è davvero messa in movimento e che la sinodalità come attitudine di lavoro è capace di dinamismo, nonostante possibili scetticismi. L’Assemblea sinodale ha per altro mostrato che molti temi considerati urgenti in Svizzera rivestono una priorità identicia in molti altri Paesi: la questione della separazione dei poteri, la dimensione di genere, la problematica della corresponsabilità e della partecipazione democratica fondata sul battesimo comune, e la necessità di lottare contro tutte le forme di discriminazione.

La collaborazione con il «Forum politico Berna»

Al centro del dibattito, durante l’assemblea, anche la decisione di continuare, assieme alla Chiesa evangelica riformata della Svizzera (EERS), la propria azione politica e il proprio impegno, portato avanti dal 2018, in seno al «Forum politico Berna», associazione che attraverso manifestazioni e esposizioni – a pochi passi da Palazzo Federale, presso la «Torre delle prigioni» –  ha quale mandato quello di stimolare il dibattito pubblico su temi sociali urgenti.

La voce dai Monasteri

Infine, la testimonianza di padre Urban Federer e della priora Irene Gassmann, un incontro, quello con l’abate di Einsiedeln e, rispettivamente, l’abadessa della comunità benedettina di Fahr, molto apprezzato per i loro impulsi e il loro incoraggiamento, in questo periodo storico particolare, ad agire e a considerare i Monasteri luoghi essenziali del rinnovamento.

Nuove nomine

Quanto alle nomine, la giurista Monika Monika Dudle-Ammann è stata eletta Presidente della Commissione per il diritto pubblico ecclesiastico, mentre entra a far parte del gruppo di presidenza Melanie Hürlimann-Kaufmann, sostituitaall’interno del consiglio da Silvia Limacher Röthlin. David Neuhaus, infine, entra a far parte della Commissione finanze.

L'abbazia benedettina d'Einsiedeln | © Jacques Berset
7 Aprile 2023 | 08:00
Tempo di lettura: ca. 2 min.
einsiedeln (13), sinodo (103), svizzera (540)
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