Il cammino svizzero verso Santiago/2

La seconda parte del nostro cammino verso Santiago ha inizio sulla vetta del San Gottardo, raggiunta con l’autopostale. La discesa verso Hospental è lunga e piacevole, anche se qualche sasso di troppo stanca caviglie e schiena. Molte persone camminano lungo questo tratto. Ad Hospental ci accoglie l’iscrizione sulla cappella San Carlo: «Qui i cammini si separano. Amico, dove ti conducono i tuoi passi? Scenderai verso la Roma eterna? Verso il Reno tedesco e Colonia la santa? Oppure verso ovest in terra di Francia?». Come già successo in altre tappe, ci si commuove al pensiero di essere in un crocevia in cui migliaia di persone hanno calpestato lo stesso terreno, in cui sono salite al cielo le preghiere più diverse.

Il cammino prosegue in pianura verso Andermatt e giunge al celebre ponte del Diavolo dove si ricorda anche nel 1799, la cruenta battaglia tra l’armata del generale russo Suvorov e le truppe napoleoniche. La discesa verso Göschenen ed il successivo tratto sino a Wassen ci permettono di riscoprire, con mobilità lenta, panorami incantevoli che solitamente, passando a tutta velocità in autostrada, non si notano. Da Gurtnellen si segue un percorso didattico interessante alternando saliscendi nel bosco e in prati di un verde sgargiante fino ad Amsteg. Vale la pena fermarsi per una visita alla Jagdmattkapelle a Erstfeld, una cappella barocca nata da una storia singolare che è rappresentata sulla facciata. Intravediamo da lontano la cappella «dell’autostrada» e ci inoltriamo in un bosco e in alcune gallerie che ci lasciano a bocca aperta. Le persone che passano lasciano qui degli angeli di diverse grandezze, materiali e colori che accompagnano il percorso per circa 1 chilometro e mezzo.

Fino a Seedorf il percorso corre accanto alla Reuss, poi segue la riva sinistra del lago dei Quattro Cantoni e si inerpica verso il Seelisberg da dove si gode di una vista stupenda.

La discesa porta ad Emmetten, dove, davanti alla chiesa di St. Jakob, la strada si riallaccia al sentiero ufficiale che, dal lago di Costanza, va verso quello di Ginevra. Proprio in questa tratta verso Beckenried iniziamo ad incontrare qualche altro pellegrino, a piedi o in bicicletta, che ha il nostro stesso obiettivo: Santiago de Compostela. Il cammino fino a Stans è piacevole. Siamo ormai entrati nei territori di san Nicolao della Flüe e sempre più spesso incontriamo statue, ceppi con iscrizioni o piccole cappelle che lo ricordano.

Gli ex voto nel Flüeli Ranft.

Dopo Kerns, passando da grandi prati dove pascolano molte mucche si giunge al Monastero di Betania, tenuto dalla comunità del Chemin Neuf e dalle Domenicane di Betania. La discesa verso il Flüeli Ranft è abbastanza ripida ma è un luogo così carico di vita, di storia e di spiritualità che i passi si dimenticano subito. Il cammino prosegue da Sachseln seguendo le rive dei laghi di Sarnen e Lungern, da dove poi inizia la salita al Brünig. I sentieri che portano al passo e che scendono verso Brienz sono molto piacevoli e si gode spesso di uno splendido panorama anche se le tempeste degli scorsi anni hanno lasciato qualche traccia.

Il percorso che si snoda sopra il lago nel versante soleggiato offre scorci magnifici e si arriva in fretta ad Interlaken, da dove si continua verso l’ultimo lago di questo tratto: il lago di Thun. Incappiamo in una giornata molto piovosa in cui i passi filano veloci con l’unico scopo di arrivare alla meta: la bella cittadina di Thun (qualche chilometro fuori dal percorso ufficiale) che in estate brulica, la sera in particolare, di turisti e abitanti alla ricerca di un ristorantino romantico.

Poco lontano da Thun, dopo aver attraversato grandi prati e qualche campo, il pellegrino è accolto da un gioiello dell’arte romanica: la basilica di Amsoldingen con la sua impressionante cripta. Il cammino si dipana tra boschi accanto al fiume e salite impegnative, ma che gioia trovare qualche volta, un ristoro appositamente pensato per i pellegrini. Altrettanta gioia nel vedere l’ennesimo tesoro: l’antico priorato di Rüeggisberg, probabilmente uno dei più antichi monasteri del Canton Berna. Mancano poche tappe alla fine del nostro pellegrinare in terra svizzera tedesca. Attraversando il distretto della Sense fra campi, fattorie e piccole cappelle arriviamo allo spartiacque linguistico: Freiburg o Fribourg.

Chiara Gerosa

p.s. Rileggi e rivivi la prima tappa del cammino.

13 Luglio 2019 | 05:15
Tempo di lettura: ca. 3 min.
Condividere questo articolo!