Internazionale

I vescovi francesi sulle benedizioni di coppie irregolari: «Via per avvicinarsi a Dio»

«La dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della fede «Fiducia supplicans«, datata 18 dicembre 2023, ha avuto un impatto decisivo sull’opinione pubblica, in particolare per i temi delicati che affronta: quello dell’accompagnamento nella Chiesa delle persone omosessuali che vivono in coppia da un lato e quello dei divorziati impegnati nella vita coniugale dall’altro». Inizia così la nota diffusa dai vescovi francesi, dopo la conclusione del loro Consiglio permanente svoltosi dall’8 al 10 gennaio, in riferimento alla recente della Dichiarazione del Dicastero per la dottrina della fede sulla benedizione delle coppie irregolari «Il Consiglio permanente accoglie questa Dichiarazione come un incoraggiamento ai pastori a benedire generosamente coloro che si rivolgono a loro chiedendo umilmente l’aiuto di Dio».

«In questo modo, i vescovi accompagnano queste persone nel loro cammino di fede, perché scoprano nella loro vita la chiamata di Dio e vi rispondano concretamente. La Fiducia supplicans richiama la dottrina della Chiesa cattolica che, secondo «i disegni di Dio inscritti nella creazione e pienamente rivelati da Cristo Signore» (n. 11), intende il matrimonio come «un’unione esclusiva, stabile e indissolubile tra un uomo e una donna, naturalmente aperta alla generazione dei figli» (n. 4). Questo è ciò che riceviamo da Gesù stesso sul matrimonio e sulla sua indissolubilità (cfr. Mt 19,3-9)». Si sottolinea, inoltre: «Riceviamo anche da Gesù Cristo la chiamata ad un’accoglienza incondizionata e misericordiosa, poiché Gesù «non è venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori» (Mc 2,17), che tutti siamo. Fiducia supplicans ci ricorda che coloro che non vivono in una situazione che gli permetta di impegnarsi nel sacramento del matrimonio, non sono esclusi né dall’amore di Dio né dalla Sua Chiesa. Li incoraggia nel loro desiderio di avvicinarsi a Dio, di godere del conforto della sua presenza e di implorare la grazia di conformare la loro vita al Vangelo. È in particolare attraverso le preghiere di benedizione, pronunciate in forma spontanea, «non ritualizzata» (n. 36), senza alcun segno assimilabile alla celebrazione del matrimonio, che i ministri della Chiesa potranno manifestare questa accoglienza ampia e incondizionata».

Comunicato del Consiglio permanente della Conferenza episcopale francese

11 Gennaio 2024 | 15:47
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