Dagli Stati Uniti arriva una «petizione filiale» al Papa per il ritiro di Fiducia Supplicans

Il 2 febbraio 2024, circa 90 ecclesiastici e intellettuali cattolici di tutto il mondo hanno pubblicato una «petizione filiale» per chiedere il ritiro della dichiarazione Fiducia supplicans, pubblicata nel dicembre 2023 dal dicastero vaticano della Dottrina della Fede dedicata alle benedizioni nella Chiesa, testo che autorizza la benedizione delle coppie «irregolari». L’iniziativa ruota attorno al media conservatore americano LifeSite. Il sito è anche noto come un importante canale aggregativo degli oppositori del Papa. LifeSite sta anche conducendo una campagna contro la dichiarazione Fiducia supplicans. Il 2 febbraio il sito ha pubblicato una lettera aperta intitolata «Appello filiale a tutti i cardinali e vescovi della Chiesa cattolica». Il testo chiede loro di vietare tali benedizioni nelle rispettive diocesi e di chiedere a Papa Francesco di ritirare il documento nella sua interezza.

I tradizionalisti americani in prima linea

Secondo il testo pubblicato sul sito, «una parte significativa dell’episcopato mondiale ha virtualmente respinto il documento (Fiducia supplicans) a causa della sua chiara rottura con le Scritture e la Tradizione della Chiesa». «Mai nella storia della Chiesa cattolica un documento del Magistero romano è stato respinto con tanta forza», sostengono i firmatari. «Il fatto è che un sacerdote dà una benedizione a due persone che si presentano come una coppia, in senso sessuale, e precisamente una coppia definita dalla loro relazione oggettivamente peccaminosa», si legge nell’appello.

«Tra i firmatari ci sono molte personalità ben note ai lettori di LifeSite«, osserva il sito in lingua spagnola Infovaticana. I 90 firmatari provengono da molti Paesi, ma molti di loro appartengono all’ambiente tradizionalista americano. Tra loro c’è anche John-Henry Westen, caporedattore di LifeSite. (cath.ch/ag/arch/rz)

Raphaël Zbinden (cath.ch)/traduzione e adattamento catt.ch

Su Fiducia Supplicans vedi il dossier esplicativo di catt.ch