István Szabó durante le riprese del film "Final Report"
Svizzera

Giuria ecumenica del Festival del film di Locarno: 50 anni di sensibilizzazione su valori sociali, umani e religiosi

di Gino Driussi 

È dal 1973 che l’Associazione cattolica mondiale per la comunicazione Signis e la rete internazionale Interfilm, di matrice prevalentemente protestante, sono presenti al Festival del film di Locarno con una giuria ecumenica, la prima di questo genere in una rassegna cinematografica internazionale. Quest’anno cade dunque il 50esimo anniversario di un’istituzione creata per premiare quei registi che, con il loro talento artistico, riescono a sensibilizzare spettatori e spettatrici su valori religiosi, umani e sociali basati sulla giustizia, la pace e il rispetto, senza dimenticare gli aspetti spirituali.

Diversi eventi sono in programma per festeggiare questo giubileo. Così martedì 8 agosto, in occasione del ricevimento offerto dalla presidenza del Festival e dalle organizzazioni cattolica ed evangelica del cinema, riceverà il premio d’onore l’85enne regista ungherese István Szabó, vincitore del Pardo d’oro nel 1974 con «Via dei pompieri N. 25» e dell’Oscar per il miglior film straniero nel 1981 con «Mephisto». Szabó parteciperà inoltre a una tavola rotonda pubblica giovedì 10 agosto alle 10.30 presso lo Spazio Cinema di Locarno sul tema: «István Szábo: cinema, cultura e spiritualità – 50 anni di giuria ecumenica a Locarno». Per l’occasione, nel pomeriggio alle ore 15 al PalaCinema 1 verrà proiettato in anteprima europea il suo ultimo film, «Final Report», realizzato nel 2020.

Quest’anno la giuria ecumenica del Festival di Locarno è composta da 4 membri: Petra Bahr (presidente, Germania), Micah Bucey (Stati Uniti), Marie-Therese Mäder (Svizzera) e Joachim Valentin (Germania).

Ieri nella «chiesa nuova» la celebrazione ecumenica

Marie-Therese Mäder, studiosa di etica dei media e scienze religiose, ha tenuto la meditazione durante la consueta celebrazione ecumenica del Festival, che – plurilingue e aperta a tutti – ha avuto luogo domenica 6 agosto nella chiesa di S. Maria Assunta (la cosiddetta «chiesa nuova»), in via Cittadella a Locarno. L’ha organizzata la Comunità di lavoro delle Chiese cristiane nel Canton Ticino, in collaborazione con la parrocchia cattolica e la Chiesa evangelica riformata di Locarno e dintorni. Questo momento di spiritualità, sempre molto apprezzato e interrotto solamente a causa della pandemia, si rinnova di anno in anno dal 1990. Proposto dall’allora Commissione ecumenica di dialogo del Canton Ticino, venne accolto con grande interesse dal presidente del Festival Raimondo Rezzonico. Per diversi anni, la partecipazione di un consigliere o di una consigliera federale a questa celebrazione è stata una costante: ricordiamo in particolare quelle di Ruth Dreifuss, la quale, durante tutto il periodo che l’ha vista in governo (dal 1993 al 2002), non è mai mancata una volta a questo appuntamento, e anche di Flavio Cotti. L’8 agosto 1999, in occasione del suo decimo anniversario, la celebrazione venne trasmessa in diretta dalla Televisione della Svizzera italiana dalla Sopracenerina.

Nella Giuria ecumenica, fondata nel 1973, opera l’Associazione cattolica «Signis» e la rete internazionale «Interfilm».

István Szabó durante le riprese del film «Final Report»
7 Agosto 2023 | 11:49
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