La Residenza Cittadella. A sinistra, l’ingresso del Centro Cittadella. Sullo sfondo: la Basilica del Sacro Cuore, in Corso Elvezia.
Ticino e Grigionitaliano

A Lugano, incontri ecumenici per riflettere sui testi di San Paolo

Che cosa significa «vivere»? Per provare ad interrogarci e confrontarci sul senso della nostra umanità, a Lugano vengono proposti degli incontri ecumenici rivolti a tutti.

Dopo il percorso dello scorso anno dedicato al «Cambiamento d’epoca», quest’anno si torna sulla Lettera ai Romani di San Paolo, con l’invito a «lasciarsi trasformare», come ci spiega don Italo Molinaro, tra gli ideatori dell’iniziativa: «sentiamo che la vita chiede continuamente di essere trasformata per un cammino di maturità. Con questo percorso vogliamo dunque riscoprire i testi biblici nel loro messaggio più umano e universale». La lettera ai Romani dell’Apostolo Paolo è un testo sicuramente forte, ideale per questo tipo di riflessione: «in esso è racchiuso un messaggio molto complesso dal punto di vista biblico e religioso. Un testo che esprime una profonda spiritualità, ma che allo stesso tempo colpisce per la sua umanità e attualità. Per esempio, l’idea che l’essere umano nasce come un essere in relazione e che attraverso la relazione con l’altro può scoprire qualcosa legato al senso profondo di fiducia verso sé stesso, verso il mondo e verso gli altri, che fa fiorire la propria esistenza, rendendola più matura».

Il percorso ha già avuto inizio con il primo incontro ad ottobre, durante il quale il pastore Angelo Reginato ha trattato il tema «Tornare a parlare a tutti e a tutte: il Dio dei cristiani e il Signore del mondo». Mercoledì prossimo 15 novembre presso il Centro Cittadella, alle ore 20.15, verrà affrontato il tema che riguarda l’esperienza di molte persone del sentirsi perdute, in bilico e in preda dei propri sbagli. «Paolo in questo è molto forte – afferma don Italo –. Constateremo insieme che c’è un ecumenismo del fallimento di vita che è molto interessante e che ci rende tutti uguali. Avremo modo di capire che la condivisione universale ci rende umili e ci avvicina gli uni agli altri facendoci sentire fratelli e sorelle in questo cammino così fragile. Sono tutte dimensioni che Paolo elabora nella Lettera ai Romani con un linguaggio religioso ma anche con lo scopo di far riflettere tutti: scoprirsi insieme nella fragilità riavvicina le persone che si vedono diverse e inconciliabili».

Gli incontri si tengono una volta al mese, il mercoledì alle 20.15.

La Residenza Cittadella. A sinistra, l’ingresso del Centro Cittadella. Sullo sfondo: la Basilica del Sacro Cuore, in Corso Elvezia.
13 Novembre 2023 | 11:27
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