L'Enciclica  Laudato Si' di papaFrancesco.
Papa e Vaticano

La Chiesa e l’impegno per l’ambiente: da papa Paolo VI all’attuale Pontefice

La sensibilità alle questioni ambientali si sviluppa nel magistero della Chiesa a partire dalla graduale presa di coscienza del problema da parte dell’umanità. Paolo VI per il 25esimo anniversario della FAO, nel 1970, quando ancora nessuno parlava di riscaldamento globale, osservò: «Già vediamo l’aria che respiriamo viziata, l’acqua che beviamo degradata, i fiumi, i laghi e persino gli oceani inquinati, al punto che temiamo una vera e propria «morte biologica» nel prossimo futuro». Menzionando i beni comuni, il Papa sottolineava «l’urgenza e la necessità di un cambiamento quasi radicale nel comportamento dell’umanità, se vuole assicurare la sua sopravvivenza».

Un anno dopo, l’ONU promuoveva la Giornata della Terra. Giovanni Paolo II, nel 1979, elesse San Francesco d’Assisi come patrono degli ecologisti.
Dagli anni ›80, Wojtyla introduce l’espressione «conversione ecologica»: «Dobbiamo incoraggiare e sostenere la «conversione ecologica», che negli ultimi decenni ha reso l’umanità più consapevole della catastrofe verso cui si sta dirigendo».

Benedetto XVI ha sottolineato l’idea di ecologia integrale: attenzione all’ambiente e difesa della vita umana. Francesco scrive nel 2015 l’Enciclica Laudato si’ che mette a tema la questione dell’interdipendenza: la giustizia sociale e la giustizia ecologica vanno di pari passo. Per attuarla nascono nel mondo cattolico, ispirate a questo concetto, le comunità «Laudato si’».

Su esperienze concrete di applicazione, vedi ad esempio:

Ad Olgiate Olona famiglie che vivono secondo la «Laudato si’» (catt.ch)

La rete della Svizzera italiana «Laudato si’» si presenta (catt.ch)

(red)

L'Enciclica Laudato Si' di papaFrancesco. | © vaticanmedia
31 Ottobre 2021 | 11:00
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