L'affresco in sagrestia. Servizio fotografico Sabrina Montiglia.
Ticino e Grigionitaliano

Ligornetto: tornano a risplendere otto secoli di storia locale

La lunga storia della chiesa di San Lorenzo a Ligornetto la rende tra le testimonianze storico-artistiche significative del Cantone. Documentata già nel tredicesimo secolo, è un’importante espressione del gusto tardo barocco lombardo.
Ad essa si legano le vicende della comunità di Ligornetto: nel 1557, prima fra tutte le comunità ecclesiali del Mendrisiotto, ottiene dal vescovo di Como la separazione dalla matrice di Balerna, diventando parrocchia autonoma.

Entrando nella chiesa, sono due le opere pittoriche di interesse che s’impongono al visitatore non solo per le notevoli dimensioni, ma anche per il loro carattere scenografico. Entrambe trovano posto nel vasto coro dell’edificio: l’illusionistica decorazione d’ispirazione barocca della cupola e le tre grandi tele con le Storie di San Lorenzo collocate sulle pareti. Dal mese di maggio dello scorso anno, un complesso intervento di restauro sta dotando la chiesa e questi preziosi elementi, di un volto rinnovato. Al termine dei lavori – previsti per l’estate – vi saranno alcune significative novità, che riguardano sia l’interno che l’ossario, la torre campanaria e il sagrato.

Come commenta don Claudio Premoli, presidente della Commissione di Arte Sacra della diocesi, «il restauro di un edificio ecclesiastico e il suo adeguamento liturgico obbliga le maestranze – e questa è la sfida da raccogliere – al rispetto delle sue peculiarità, segno di una tradizione culturale della fede, facendo in modo che il nuovo possa dialogare con l’antico e diventi esso stesso elemento di tradizione. Le nostre chiese non sono solo monumenti storici, ma anche espressione della fede di una comunità parrocchiale, che in questi luoghi si ritrova a celebrare il Signore».
Il restauro dell’edificio si svolge sotto la supervisione dell’Ufficio cantonale dei beni culturali del Dipartimento del territorio (UBC) e della Commissione diocesana di arte sacra. Lara Calderari, dell’UBC, ci spiega nello specifico l’importanza di questo recupero.

Signora Calderari, dove risiede il valore storico-artistico della chiesa di Ligornetto?

«La chiesa di San Lorenzo, documentata dal 1209, ha assunto il titolo di parrocchiale nel 1557. L’edificio attuale risale alla trasformazione attuata negli anni 1736-1741 su progetto di Giuseppe Salvatore Caresana, cui è seguita la consacrazione nel 1798.
L’interno è caratterizzato da ampi spazi e, come anticipato, dalle notevoli pitture illusionistiche della cupola del coro realizzate dallo scenografo e decoratore malcantonese Cipriano Pelli nel 1777. Sulle pareti del presbiterio si conservano inoltre tre grandi tele con episodi tratti dalle Storie di San Lorenzo (il Martirio, 1788; il Commiato da papa Sisto II, 1797; l’Elemosina, 1798) eseguite dal noto pittore e scenografo Giovanni Battista Innocenzo Colomba».

Può dirci qualcosa in più di queste opere?

«La cupola è stata realizzata nel 1777 da Cipriano Pelli, formatosi a Venezia con il nonno materno Giorgio Domenico Fossati (architetto) e lo zio Domenico Fossati (pittore e decoratore teatrale) di Morcote; è una delle tre cupole dipinte dal pittore presenti nel Cantone Ticino con quelle delle chiese parrocchiali di Aranno (1777-1778) e Morcote (1795 circa). Le tre grandi tele quadrangolari, le cui dimensioni sono di poco superiori ai 5 x 5 metri, costituiscono invece l’ultima impresa di un certo respiro del pittore di Arogno, Giovanni Battista Innocenzo Colomba intervenuto a Ligornetto ormai in tarda età, quando all’estetica baroccheggiante unisce quella classicista.
Nel licenziare i dipinti, datati e firmati, il pittore sottolinea fieramente la sua età: 70 anni per il primo (quello sulla parete d’altare) e 80 anni per gli altri due (ai lati)».

Quali sono gli obiettivi del restauro e a che punto siete?

«A poco meno di sessant’anni dall’ultimo restauro globale del 1964 – intervento eseguito prima della tutela dell’edificio (risalente al 1967) e per certi aspetti non in linea con i principi del restauro moderno – la chiesa mostrava diffusi problemi di conservazione con fenomeni di deterioramento in atto. L’intervento in corso ha quindi come obiettivo il restauro conservativo e la valorizzazione dell’edificio e nel contempo la risoluzione dei problemi di degrado in maniera corretta e compatibile con la salvaguardia del monumento. È pure previsto l’adattamento degli impianti tecnici alle norme vigenti, il restauro dell’organo Mascioni risalente al 1945 e dell’impianto campanario oltre che l’inserimento di un nuovo arredo liturgico. Ricordo inoltre che il Cantone, per il tramite dell’UBC, ha concesso un cospicuo aiuto finanziario alla parrocchia di Ligornetto, proprietaria dell’edificio, in quanto il monumento è un bene culturale d’interesse cantonale in virtù della sua importanza nel panorama storico artistico cantonale».

Un restyling all’insegna della conservazione

Nel 2019, il consiglio parrocchiale di Ligornetto affida il coordinamento e la progettazione dei lavori di restauro della locale chiesa parrocchiale allo studio di architettura Atelier PeR di Mendrisio. Si decide inizialmente di restaurare l’interno della chiesa, l’ossario e il sagrato: quest’ultimo «in riconoscenza della popolazione, cui si deve la posa dei ciottoli nel dopoguerra», spiega l’architetto Oliviero Piffaretti. Poi, proprio all’inizio dei lavori, si stacca del materiale dal campanile, per cui si decide di intervenire anche sulla torre campanaria il che ha portato alla delicata, quanto importante operazione di rimuovere le campane. Allo scultore di Ligornetto Milo Cleis, viene affidato il compito di progettare il nuovo arredo liturgico. «Abbiamo scelto un restauro conservativo – conclude Piffaretti – «perché vogliamo che la chiesa torni a splendere di luce propria». Il restauro è finanziato dalla Città di Mendrisio, dal Cantone e dalla Confederazione, oltre al sostegno di sponsor privati e della comunità. La ricerca fondi è ancora in corso; eventuali contributi possono essere inviati alla parrocchia.

Il 31 maggio la visita ai restauri della chiesa

L’Associazione Storici dell’Arte della Svizzera italiana, invita, lunedì prossimo 31 maggio alle ore 18, a una visita ai restauri della chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Ligornetto. La visita prevede la salita ai ponteggi. Il restauro sarà presentato da Lara Calderari, storica dell’arte e ricercatrice presso l’Ufficio Beni Culturali di Bellinzona; da Lucia Pedrini Stanga, storica dell’arte; dalla restauratrice Sabrina Pedrocchi Pelloni e dall’architetto Oliviero Piffaretti, coordinatore ed esecutore dei lavori.
Iscrizioni entro sabato 29 maggio, mandando una email a proserpi@bluewin.ch.

Laura Quadri

L'affresco in sagrestia. Servizio fotografico Sabrina Montiglia.
26 Maggio 2021 | 15:36
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