Letture, alla vigilia del Giorno della Memoria per non dimenticare

«Bene, io accetto questa nuova certezza: vogliono il nostro totale annientamento. Ora lo so.  Non darò più fastidio con le mie paure, ma sarò amareggiata se altri non capiranno cos’è in gioco per noi ebrei.

Una sicurezza non sarà corrosa o indebolita dall’altra. Continuo a lavorare e a vivere con la stessa convinzione e trovo la vita ugualmente ricca di significato, anche se non ho quasi più il coraggio di dirlo quando mi trovo in compagnia (…). Ho il dovere di vivere nel modo migliore e con la massima convinzione, sino all’ultimo respiro». Questo scrive Etty Hillesum nel suo diario  nel 1941.

Etty è una giovane donna di 27 anni, intelligente,  colta, benestante, di origine ebraica,  che vive e lavora ad Amsterdam.  Sarà deportata ad Auschwitz e lì finirà i suoi giorni. Più o meno nello stesso arco di tempo e nello stesso luogo si consuma la breve vita di un’altra ragazza, ancora più giovane,  nelle stesse tragiche circostanze,  Anna Frank,  divenuta poi celebre grazie al suo diario.

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25 Gennaio 2020 | 12:36
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