Ticino e Grigionitaliano

Febbre di vita. Il Servo di Dio Andrea Aziani. Incontro a Lugano.

Basco alla Che Guevara, barba e capelli lunghi. Era così, Andrea Aziani, al tempo dell’Università. Allegro, estremo e pieno di vita. Avvinto dal mistero di Cristo. Già allora con il sogno di fare il missionario. Poi i capelli caddero e la barba divenne bianca ma la «febbre di vita» non venne meno. Un gigante della fede e della carità. Andrea potrebbe essere il primo laico dei Memores Domini di Comunione e liberazione ad essere elevato alla gloria degli altari.

Un libro ora ne racconta la vita intensa e la predilezione per i più poveri, tra Abbiategrasso, Siena, Firenze e il Perù. «Andrea Aziani. Febbre di vita», edito da Itaca, verrà presentato a Lugano venerdì 19 aprile, alle 20.45, presso l’aula magna delle scuole elementari di Massagno, centro Nosedo. Il testo è un’antologia di testimonianze raccolte da Gianni Mereghetti e Gian Corrado Peluso che, come un mosaico, compongono e definiscono una figura di eccezionale umanità, talmente eccezionale da essere stata riconosciuta dalla Chiesa che ne ha accolto la causa di beatificazione appena pochi anni dopo la sua morte, avvenuta nel 2008.

Attraverso le lettere agli amici e il racconto di chi lo ha incontrato emerge polifonicamente il ritratto di un uomo appassionato alla vita e alle persone, di una generosità totale e un’attenzione agli altri che, spesso praticate nella discrezione e nel silenzio, lo hanno reso fratello di un numero enorme di uomini, donne, giovani e adulti, laici e religiosi.

Andrea Aziani (1953-2008), raccontano gli amici e il fratello, non aveva mai un soldo in tasca; umile, «francescano al limite dell’indigenza per ogni cosa che riguardava la sua persona», dava tutto, letteralmente, per aiutare gli altri. Da quando, giovane assetato di vita, aveva incontrato la fede con don Giussani, aveva deciso di non risparmiare nulla del suo tempo e della sua persona. Così, insegnante, prima a Siena e Firenze negli anni della giovinezza e poi in Perù, con intenso impeto missionario ha dato un significativo contributo alla fondazione dell’Università Cattolica Sedes Sapientiae di Lima e ha generato un popolo. Quel popolo, la sua gente, nel giorno del suo funerale a Lima ha cominciato a gridare «Santo subito!».

Nell’introduzione al libro mons. Giovanni Paccosi, vescovo di San Miniato, ricorda così l’amico e compagno di missione, improvvisamente mancato all’età di 55 anni: «Dopo la sua morte non so quanti studenti mi son venuti a dire: ›Io ero la sua alunna preferita, ero il suo alunno preferito’, come se li preferisse tutti. Andrea in Perù viveva a un ritmo impossibile da immaginare. Quello che si vedeva era la punta dell’iceberg della sua consegna totale, di ogni istante, a Gesù, nella sequela intelligente e creativa alla Chiesa nel movimento di Comunione e liberazione, con una libertà che lo portava a incontrare tutti e servire tutti. Sempre correndo per accompagnare come un padre un numero imprecisato ma altissimo di bambini, sempre correndo per spendere tutte le energie nell’insegnamento e nella sfida a tutti i docenti sulle grandi tematiche culturali e ecclesiali».

Alla serata di presentazione del libro, organizzata da Famiglie per l’Accoglienza e il Centro Culturale della Svizzera Italiana, uno degli autori del libro (Gian Corrado Peluso) e una amica di studi di Andrea (Ornella Milan) dialogheranno con Bruno Boccaletti, responsabile dei programmi religiosi della RSI.

«Andrea Aziani. Febbre di vita» a TV2000

Puntata della trasmissione «Il Diario di Papa Francesco» (TV2000) del 18 gennaio 2024 dedicata al servo di Dio Andrea Aziani per cui è stata avviata la causa di beatificazione. In studio Giulio Mereghetti, autore del libro Andrea Aziani febbre di vita.

10 Aprile 2024 | 16:40
Tempo di lettura: ca. 2 min.
Condividere questo articolo!