Internazionale

La gioia della vita contemplativa condivisa: le suore con la Sindrome di Down

Questa avventura spirituale e umana, vissuta sotto il patrocinio di San Benedetto e Santa Teresa di Lisieux, ha origine negli anni Ottanta, nell’amicizia tra Line, giovane donna in ricerca spirituale che voleva vivere la sua vocazione al servizio dei più piccoli, e Véronique, giovane donna con Sindrome di Down che voleva consacrarsi al Signore.

«Avevo visitato diverse comunità che accoglievano persone con disabilità, ma ho scoperto che queste persone non riuscivano a trovare il loro posto in queste comunità, perché non erano adatte a loro», spiega Madre Line, divenuta poi la Madre superiora delle Piccole Suore Discepole dell’Agnello (Petites Soeurs Disciples de l’Agneau). «Ed è stato l’incontro con la giovane Véronique, una ragazza con la sindrome di Down, che ci ha dato lo spunto per un nuovo inizio. Mi sono detta che dovevo aiutarla a realizzare la sua vocazione».

Véronique aveva sentito la chiamata a servire il Signore, ma la Sindrome di Down le aveva fatto trovare rifiuti in tutte le comunità in cui si era recata. Il Diritto Canonico e le regole monastiche non prevedono infatti l’ammissione alla vita religiosa di persone con disabilità mentali. Line e Véronique impiegheranno 14 anni per far riconoscere gli statuti di questa speciale comunità, che ha un suo stile originale.

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25 Luglio 2019 | 11:51
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