Il nunzio apostolico a Damasco descrive la drammatica situazione umanitaria in Siria, dopo 9 anni di guerra. Il diffondersi del Covid-19 sarebbe disastroso per una popolazione già decimata dalle violenze. Lancia un nuovo appello di pace per combattere insieme la pandemia.
Ancora scontri, ancora spargimenti di sangue: è la triste costatazione del nunzio in Siria, il card. Mario Zenari. Ai nostri microfoni parla di una sofferenza senza fine e della paura dei bambini. «Chi ha responsabilità ascolti il grido della gente», è il suo appello.
«C’è qualche segno di speranza però ancora la soluzione è molto difficile. Dall’inizio di questo anno sono rientrati nelle loro case e villaggi circa seicentomila persone che erano nei paesi limitrofi ma nello stesso periodo ci sono stati ottocentomila nuovi sfollati. Le cifre sono purtroppo ancora molto tristi». È quanto ha affermato il nunzio apostolico in Siria, il cardinale Mario Zenari.
Per il cardinale nunzio Zenari la pace è possibile se le potenze della regione cominciano a parlarsi. L’ Isis è un problema grave ma non è la causa del conflitto.
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