Dopo otto catechesi dedicate ai vizi, Francesco introduce la riflessione su quel «bene che nasce da una lenta maturazione della persona, fino a diventare una sua caratteristica interiore»: è sorretto dalla grazia di Dio ma va coltivato con la buona volontà.
Alla folla tornata in Piazza San Pietro per l'udienza generale l'invito del Papa ad approfittare della Quaresima per lottare contro questo male, dietro il quale «si nasconde il peccato radicale, l'assurda pretesa di essere come Dio». Il «vero rimedio» è l'umiltà
All’udienza generale, nella nona catechesi sui vizi e le virtù, Francesco si sofferma sull’invidia e la vanagloria.
All'udienza generale Francesco riflette su una «malattia dell'anima» che può insinuarsi e prostrare una persona fino ad abbatterla: questo «demone subdolo» va combattuto pensando a Gesù che «ci porta la gioia della risurrezione»
Il vizio, definito distruttivo delle relazioni umane, è stato al centro della riflessione di Francesco all'udienza generale: ha una sua forza dilagante che perdura nel tempo, per questo bisogna porvi presto rimedio esercitando «l’arte del perdono»
All’udienza generale, Francesco prosegue il ciclo di catechesi su vizi e virtù e riflette sul «peccato» dell’attaccamento al denaro che colpisce sia chi ha tanti beni sia chi ne ha pochi: «È un vizio trasversale che non ha nulla a che vedere col conto in banca. È una malattia del cuore, non del portafogli».
È la lussuria il vizio su cui il Papa richiama l'attenzione durante l'udienza generale. La catechesi prosegue il ciclo dedicato ai vizi e alle virtù. Il cristianesimo non condanna l'istinto sessuale e l'innamoramento «è una delle realtà più sorprendenti dell'esistenza».
Al termine dell’udienza generale, il Papa invita a rinnovare la vicinanza con la preghiera alla «cara popolazione» ucraina e a chi soffre per la guerra in Palestina e Israele.
Dall'Aula Paolo VI, all'udienza generale, si leva ancora la supplica del Papa per i focolai di distruzione armata nel mondo. In particolare, il Pontefice ricorda la Palestina, Israele, l'Ucraina.
La catechesi di questo mercoledì prima di Natale è incentrata sull'atteggiamento autenticamente cristiano da assumere davanti al presepe. Francesco mette in guardia dalla tentazione di anteporre le cose alle persone, alle relazioni.
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