Dall'Aula Paolo VI, all'udienza generale, si leva ancora la supplica del Papa per i focolai di distruzione armata nel mondo. In particolare, il Pontefice ricorda la Palestina, Israele, l'Ucraina.
La catechesi di questo mercoledì prima di Natale è incentrata sull'atteggiamento autenticamente cristiano da assumere davanti al presepe. Francesco mette in guardia dalla tentazione di anteporre le cose alle persone, alle relazioni.
La catechesi all'udienza generale di oggi conclude il ciclo di riflessioni sulla passione per l'evangelizzazione. Francesco afferma «Chiediamoci, vogliamo essere testimoni o ci accontentiamo di essere discepoli?»
Al termine dell'udienza generale, Francesco riprende la parola dopo che un officiale della Segreteria di Stato ha letto catechesi e saluti a causa della difficoltà del Pontefice nel parlare per l'infiammazione ai polmoni e lancia un appello per il dramma in Medio Oriente.
Le parole del Papa: «Siamo andati oltre le guerre, questo non è guerreggiare, questo è terrorismo». Il Pontefice prima dell’udienza generale ha ricevuto in due distinti incontri una delegazione di israeliani parenti degli ostaggi a Gaza e una di palestinesi parenti di chi vive i bombardamenti sulla Striscia
Al termine dell'udienza generale di questa mattina, il Papa ha chiesto di invocare Dio perché «dovunque c'è la guerra» noi «vogliamo la pace», ricordando oltre ai conflitti in est Europa e Terra Santa anche quello in corso Sudan
Dopo la catechesi dell'udienza generale, Francesco rinnova la sua esortazione a pregare per i popoli che patiscono per i vari conflitti. «La guerra sempre è una sconfitta: non dimentichiamo», ricorda Papa Francesco
Unità, inculturazione e libertà, i tre aspetti importanti che Papa Francesco sottolinea presentando ai fedeli in Piazza San Pietro per l'udienza generale, la testimonianza dei santi Cirillo e Metodio, molto noti nell'Oriente cristiano e compatroni d'Europa.
Francesco al termine dell'udienza generale ha rivolto il suo pensiero a quanto sta avvenendo in Palestina e Israele e ha invitato i credenti di ogni religione a un giorno di digiuno e penitenza: la guerra cancella il futuro, tacciano le armi, si ascolti il grido di pace dei poveri, della gente, dei bambini.
All'udienza generale, il Papa prega per le vittime della guerra fra Israele e Palestina e chiede che gli ostaggi vengano subito rilasciati. Gli estremismi non aiutano a raggiungere una soluzione al conflitto ma alimentano l’odio, la violenza e la vendetta e fanno solo soffrire i due popoli.
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