Il coraggio degli apostoli proviene dallo Spirito Santo ed è lo stesso coraggio che sostiene anche i martiri di oggi. Papa Francesco prosegue la serie di catechesi dedicate al commento degli Atti degli Apostoli. Al centro della riflessione di oggi il dono del discernimento e cioè la capacità di porsi in ascolto dello Spirito Santo per saper vedere il passaggio di Dio nella storia.
L’incontro con il patriarca Daniel, le tre celebrazioni eucaristiche, la visita alla comunità rom a Blaj: ecco il sintesi i tre giorni di Papa Francesco in Romania. Di questo recente viaggio è tornato a parlare durante 'udienza generale. Si è soffermato, inoltre, sui sette martiri greco cattolici beatificati a Blaj.
Stamani all'udienza generale in Piazza San Pietro, alla presenza di circa 50mila fedeli, il Papa ha rivolto una forte esortazione a perdonare, ricordando che Gesù inserisce nei rapporti umani la forza del perdono. Francesco prosegue la sua riflessione sul «Padre Nostro» concentrandosi oggi sull'espressione «come noi li rimettiamo ai nostri debitori».
«Quante volte – ha detto Francesco nella sua catechesi del mercoledì – abbiamo chiesto al Signore e non ottenuto, bussato e trovato una porta chiusa? Gesù ci raccomanda, in quei momenti, di insistere e di non darci per vinti. La preghiera trasforma sempre la realtà: se non cambiano le cose attorno a noi, almeno cambiamo noi»
Dopo l’udienza generale in piazza San Pietro, nel pomeriggio per l’avvio di Quaresima Francesco si reca sull’Aventino per presiedere i riti del mercoledì delle Ceneri.
Il Papa racconta alla folla dell'Udienza generale l'esperienza vissuta durante il 22.mo viaggio apostolico in Cile e Perù. Al centro della catechesi, il messaggio della pace e dell'armonia portato ai popoli indigeni e l'invito ad affrontare i conflitti nel dialogo e senza violenza.
Nell’udienza generale in Aula Paolo VI, Francesco torna con la memoria al recente viaggio in Myanmar e Bangladesh e, anche nei saluti nelle varie lingue, in particolare in quelli in arabo, si dice «molto toccato» dall'incontro con i rifugiati Rohingya.
All’udienza generale il Papa invita a pregare il rosario per l'armonia nel mondo e sottolinea che «il cristiano rischia, non alza le spalle, non rimpiange il passato». Appello per il creato.
Il dramma che sta vivendo in queste ore la popolazione del Messico, terrorizzata dalle due violente scosse di terremoto che ieri hanno causato più di 200 vittime, tra cui tanti bambini, è nel cuore del Pontefice.
Papa Francesco ha tenuto stamane l’udienza generale nell’Aula Paolo VI sviluppando la sua catechesi sul tema: «Il perdono divino, motore di speranza».
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