In Gestis verbisque, la nota pubblicata sabato 3 febbraio, si ribadisce che le formule e gli elementi materiali stabiliti nel rito essenziale del sacramento non possono essere cambiati a piacimento in nome della creatività.
Circa 100 persone hanno discusso i fondamenti teologici e le nuove possibilità di azione nella celebrazione dei sacramenti durante il simposio «Sacramentalità e Chiesa». L'evento si è svolto il 6 settembre presso l'Università di Friburgo ed è stato organizzato dalla Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS), dal suo Consiglio delle donne e dalla Lega svizzera delle donne cattoliche (LSDC) nell'ambito della 337a Assemblea ordinaria della CVS.
Mentre lo scorso 20 settembre al Centro «Presenza Sud» di Mendrisio ha preso avvio il corso di evangelizzazione dal titolo «Vieni e vedi!», i tre percorsi improntati alla riscoperta dei sacramenti inizieranno all’oratorio di Lugano, il 5 ottobre; a Morbio Inferiore, nell’oratorio parrocchiale, il 7 ottobre e al Centro Sacra Famiglia di Locarno il 13 ottobre.
Un corso sui sacramenti un po’ particolare: rilassante, disteso ma comunque serio. A Lugano, Morbio Inferiore e Locarno.
L'Ufficio Liturgico della Diocesi (www.liturgiapastorale.ch) ha preparato un Sussidio per la preparazione penitenziale in tempo di Coronavirus, che si fa strumento prezioso anche nell'impossibilità di vivere personalmente il sacramento della Riconciliazione.
«I rituali della Chiesa», «le cose da fare a messa», «la rigidità dei gesti», «la confessione». Spesso questa è la risposta alla domanda: «qual è la cosa più brutta o che vedete più critica della vostra fede?»
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