Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione dei Decreti relativi a un nuovo Beato martire, Richard Henkes, cui è stata riconosciuta la morte «in odium fidei», e ha riconosciuto le virtù eroiche di 11 Servi di Dio tra cui un laico, diversi sacerdoti e religiose ed un presule, mons. Jan Pietraszko, il vescovo scout amico di Giovanni Paolo II.
La cerimonia nel Palasport di Vigevano, in provincia di Pavia. In rappresentanza del Papa, il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, card. Angelo Amato il quale ha affermato che «ancora oggi nel mondo ci sono 215 milioni di cristiani che soffrono persecuzione e morte».
Reportage della «Süddeutsche Zeitung» su una delle pagine più agghiaccianti nella storia della Germania comunista. Una verità devastante, taciuta per decenni e che riemerge oggi soltanto grazie al coraggio di alcune sopravvissute.
«Merita il titolo di Giusto per ciò che ha fatto e per quanto rappresenta», spiega con voce sicura il novantenne ebreo Oskar Tänzer la cui vita si è intrecciata con quella di don Primo Mazzolari, il parroco di Bozzolo, paesino in provincia di Mantova, per il quale si è aperta da poco la causa di beatificazione.
Tra le carte di Antonio Nogara (1918-2014)— figlio di Bartolomeo, che fu direttore dei Musei vaticani dal 1920 fino alla morte nel 1954, e di Maria Albani, insegnante e traduttrice — il cugino Bernardino Osio ha ritrovato uno scritto inedito datato 11 marzo 2013.
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