Nello scorso anno i bambini e le bambine nelle aree di crisi di molte parti del mondo sono stati al centro di violenze e abusi.
Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Al termine hanno registrato insieme un videomessaggio.
«Veniamo da una decade di migrazioni forzate durante la quale il numero di rifugiati è cresciuto drasticamente» e la priorità, ora e per il prossimo decennio, deve essere quella di «costruire su quanto abbiamo appreso e impegnarci ad agire nel supportare i rifugiati e i paesi e le comunità che li ospitano». Sono le parole con cui Filippo Grandi, Alto commissario dell’Onu per i rifugiati, aprendo oggi il primo forum mondiale per i rifugiati nella sede delle Nazioni Unite a Ginevra.
La società ha un dovere primario nella promozione dei diritti dei minori; la famiglia è considerata come l'»ambiente migliore per la loro crescita». Lo evidenzia uno studio presentato ieri, alla vigilia della Giornata dell’infanzia che cade il 20 novembre nel 30° della Convenzione Onu per i diritti dei bambini. La ricerca è stata condotta esplorando il contributo delle sette grandi religioni del mondo per la cura dei piccoli.
Padre Fabio Baggio, segretario della Sezione Migranti del Dicastero per lo Sviluppo integrale: «L’accordo non è un’ingerenza per le politiche interne dei vari Paesi, per rispondere al problema migratorio serve un approccio multilaterale».
Mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita, interviene oggi al Palazzo delle Nazioni, a Ginevra, in un convegno a 70 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’umani.
Caritas sottolinea anche che la Svizzera sarà ugualmente toccata, al pari degli altri Stati europei, dal riscaldamento climatico.
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