Nel giorno dell'attacco nella vicina Germania alla sinagoga di Halle, la Confederazione ha varato un'ordinanza che prevede aiuti finanziari annui fino a un massimo di 500’000 franchi per i costi legati alla sicurezza delle minoranze. Il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della consultazione sul tema e ha adottato la pertinente ordinanza, con entrata in vigore il primo novembre.
È ormai di qualche mese fa la notizia che il Consiglio federale svizzero è disposto a partecipare ai costi per garantire la sicurezza delle minoranze bisognose di particolare protezione. Nella riunione del 4 luglio 2018 ha infatti incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di elaborare la necessaria ordinanza e di porla in consultazione entro la fine dell’anno; è quello che si sta facendo in questi giorni.
Nella città che il Papa si appresta a visitare la nuova chiesa sorgerà a Ruwais, nella zona dove lavorano gli operai delle strutture petrolifere. Lo svizzero Mons. Hinder, da 15 anni nel «Golfo»: «La fede dei miei cattolici, così provati dalla precarietà, è per me una continua sorpresa e un incoraggiamento»
L'intervista all'ambasciatore del Cile presso la Santa Sede, che si sofferma sulle caratteristiche delle tre località, toccate da Papa Francesco.
Francesco ha chiesto di riunirsi con alcuni gruppi delle popolazioni storicamente perseguitate, discriminate, impoverite e private dei loro diritti.
Commovente incontro di Francesco con i profughi fuggiti dalla persecuzione in Myanmar: «Vi chiedo perdono per l’indifferenza del mondo. Continuiamo ad aiutarli, non chiudiamo i nostri cuori, non giriamoci dall’altra parte».
La storia delle altre minoranze del Myanmar vittime della violenze e costrette a vivere nei campi profughi: il caso dei Kachin.
«Una minoranza che evangelizza. Il dinamismo missionario della Chiesa nel magistero di Papa Francesco». E’ il titolo della conferenza tenuta dal cardinale Luis Antonio Tagle, ieri sera alla Pontificia Università Gregoriana.
La discriminazione su basi religiose è in certi casi addirittura istituzionalizzata. I cristiani sono visti come espressione di una fede straniera ed in contrasto con la visione nazionalista. Per anni il regime militare ha introdotto feroci misure discriminatorie.
L’arcivescovo di Mumbai ha partecipato all’incontro del Consiglio nazionale dei dalit cristiani. In India la maggioranza dei cattolici sono dalit, cioè 12 milioni su un totale di 19. La Chiesa ha stilato nuove politiche per consentire una maggiore integrazione.
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