A fare le spese della guerra dei boicottaggi con Israele sulla questione di Gaza rischiano di essere i cristiani di Jakarta, uno dei gruppi più numerosi oggi tra i pellegrini cattolici ai Luoghi Santi.
Nella città di Surabaya, dopo gli attacchi di ieri alle chiese, ieri è stato colpito il comando della polizia.
Quattro persone sono rimaste ferite nell’attentato dello scorso 11 febbraio. Perdonato l’attentatore, il 23enne estremista islamico Suliyono, che aveva attaccato la chiesa armato di spada. Le organizzazioni islamiche Muhammadiyah e GusDurian mostrano solidarietà ai cattolici.
Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Thailandia e Brunei lanciano l’iniziativa «Our Eyes». Lo scambio di informazioni e la creazione di un database di estremisti sono al centro dell’intesa. Nel 2017 terroristi hanno assediato per mesi la città di Marawi (Filippine). Altre nazioni potrebbero aderire: Usa, Australia e Giappone sono possibili futuri membri.
Suor Bernadette Saragih fornisce a giovani donne una formazione che le rende adulte qualificate ed educate. L’ultima iniziativa dell’orfanotrofio di St. Angela è uno spettacolo teatrale a Jakarta. Il progetto reso possibile dal contributo e la partecipazione di numerosi cattolici.
Crescono nel Paese gli episodi di intolleranza religiosa e politica. Lanciati lo slogan ›Noi siamo Diversi, Noi siamo Indonesia’ e l’immagine di Nostra Signora di Tutte le Etnie. La Chiesa indonesiana è impegnata in numerose iniziative e progetti volti a promuovere e garantire i valori nazionali del pluralismo.
I vescovi indonesiani ricordano l’importanza del ruolo ricoperto dalla Chiesa cattolica nel processo di unità nazionale, in un periodo in cui si fanno sempre più forti le spinte dei movimenti islamisti.
Ridurre le tensioni attraverso una comunicazione valida e fondata sul reciproco rispetto. L’esperienza di p. Felix Supranto ed i suoi «tre passi»: impegno, desiderio e rispetto. La socializzazione per vincere le visioni «distorte». I cattolici invitati ad essere «creativi» e chiamati ad uscire dalla propria «zona di comfort».
Svolta in Indonesia dove è stata finalmente approvata dal Parlamento la legge che contrasta le organizzazioni fondamentaliste.
La misura permette al governo di mettere al bando le organizzazioni che minacciano l’unità del Paese. Tra gli obiettivi del decreto c'è Hizbut Tahir Indonesia (Hti), gruppo che promuove sharia e califfato. Le proteste degli estremisti.
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