Mercoledì sera la celebrazione nella cattedrale di San Lorenzo.
In seguito al crollo del Ponte Morandi, la diocesi di Genova si è da subito attivata per venire incontro alle esigenze della popolazione.
«È solo con Gesù che si può vivere una vita autenticamente umana, in quanto veramente sovrumana, pienamente divina». Lo ha detto il vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, nell’omelia della messa che ha aperto ieri la 39esima edizione del Meeting.
«Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova», così il card. Bagnasco nell'omelia. Eppure «dentro a questa esperienza, che tutti in qualche modo ha toccato, si intravvede un filo di luce».
Il Papa: «Servire Dio soltanto con il corpo sarebbe un’azione da schiavi; servirlo soltanto con l’anima sarebbe in contrasto con la nostra natura umana». Quindi un pensiero per Genova.
I volontari si sono inseriti in diversi progetti: corso di cucito, raccolta e distribuzione alimentare, mensa, visite a domicilio.
A Genova per Bergoglio «non poteva mancare una tappa in questo Ospedale dove si curano i bambini», perché la loro «sofferenza è certamente la più dura da accettare».
Bergoglio all'Ilva traccia il ritratto del buon imprenditore, che non è uno speculatore. Al clero invece esorta a seguire lo stile di Gesù: «Sempre in cammino, in mezzo alla folla».
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