Il presidente turco, riporta l’agenzia Anadolu, avrebbe denunciato al Pontefice gli «attacchi disumani» contro i palestinesi della Striscia di Gaza.
Gli Ordinari di Terra Santa condannano l’operato dell’esercito israeliano a Gaza, criticano il trasferimento dell'Ambasciata Usa a Gerusalemme perché non contribuisce a far avanzare la pace e dichiarano che nulla impedisce che Gerusalemme possa essere la capitale di Israele e della Palestina.
Commentando l’appello del Papa per la pace in Medio Oriente, il parroco di Gaza, padre Mario Da Silva, spiega che le manifestazioni al confine con Israele sono scoppiate anche per una situazione già gravissima.
Padre Mario Da Silva parla del momento di estrema disperazione vissuto dalla Striscia di Gaza, dopo le violenze del Venerdì Santo al confine orientale.
Decine di migliaia di residenti della Striscia marceranno fino al confine. La protesta sarà pacifica e la prima di una serie che continuerà fino al 15 maggio. Israele rafforza le misure di sicurezza: 100 cecchini in più, con l’ordine di sparare a chi cerca di attraversare il confine. Israele stringe le maglie in vista della Pasqua ebraica: nessun permesso rilasciato ai cristiani di Gaza.
Nell’intervista a padre Mario Da Silva, parroco della comunità latina della «Sacra Famiglia» a Gaza, i timori dei cristiani di non poter celebrare la Pasqua a causa delle tensioni anche con Israele che ha negato circa 600 permessi per uscire dalla Striscia e andare a Gerusalemme e nei Territori.
Circa 30 vescovi hanno visitato Gaza negli ultimi due mesi. L’incontro con i giovani, che vanno via perché «non vedono un futuro». La situazione è la «peggiore» degli ultimi anni: niente lavoro, acqua, elettricità.
Cresce ancora la tensione nei Territori palestinesi contro la decisione del Presidente Usa Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Quasi 150 i feriti e, al confine con la Striscia di Gaza ,si registrano anche bombardamenti.
L’accordo fra Fatah e Hamas firmato oggi al Cairo, dopo due giorni di intensi negoziati. La sicurezza del valico di Rafah sarà gestita dell’Autorità palestinese. Abbas: accordo definitivo.
Hamas ha dichiarato di accettare le condizioni chiave poste dalla rivale Autorità nazionale palestinese (Anp) per una riconciliazione.
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