675’500 franchi: è questa la cifra versata dalla Chiesa cattolica in Svizzera, tramite la Conferenza dei Vescovi Svizzeri, nel 2018 ad alcune vittime di abusi sessuali. Una somma ripartita entro 47 domande di risarcimento. Le richieste sono pervenute tramite le diverse Commisioni diocesane incaricate di accompagnare le vittime di abusi sessuali e tramite il CECAR, l'organo d'ascolto istituito dalla stessa CVS.
Le elezioni europee di maggio saranno al centro della discussione alla quale prenderà parte mons. Félix Gmür, Vescovo di Basilea e Presidente della Conferenza dei Vescvoi svizzeri. Nella convinzione che rilanciare l'Europa passa da una ridefinizione del bene comune, le Conferenze episcopali di Francia, Germania e Svizzera vorrebbero condurre una riflessione approfondita su questa tematica. Per questo hanno messo in piedi una piattaforma di discussione, con circa 80 partecipanti dai tre Paesi, provenienti sia dal mondo ecclesiale, che universitario, economico e politico.
Vi proponiamo il messaggio della Conferenza dei Vescovi svizzeri per la Giornata del malato. Il messaggio mette in evidenza alcune contraddizioni insite nella realtà svizzera, che prevede «l'assistenza al suicidio». Il bene del malato non può consistere nello spegnimento della sua esistenza. Preoccuparsi dei malati per i cristiani deve stare al di sopra di tutto, perché salute e malattia sono aspetti «relazionali».
Con un comunicato stampa i Vescovi svizzeri ringraziano Papa Francesco per la spinta che ha dato a continuare sulla via dell'ecumenismo e raccontano del regalo che gli hanno fatto.
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