Le Olimpiadi di Pyeong Chang un primo passo per nuovi dialoghi.Le sanzioni pesano sulla popolazione del Nord. Si rischia di perdere anni di risultati e lavoro per la sicurezza alimentare. Alleviare più dolore possibile. «Fare dei passi avanti, uno dopo l’altro, anche con la speranza di poter portare più aiuti umanitari, con più libertà».
Soddisfazione del vescovo sudcoreano di Daejeon, mons. Lazzaro You Heung-sik presidente di Giustizia e pace per il vertice a Panmunjom fra le delegazioni delle due Coree. La speranza per la ripresa degli incontri fra le famiglie separate dalla guerra.
Appelli anche per il dialogo nella penisola coreana, la pace in Siria, due Stati indipendenti per israeliani e palestinesi.
«Il Vaticano nella famiglia delle nazioni». E’ il titolo di un volume curato da mons. Silvano Maria Tomasi che analizza il ruolo diplomatico della Santa Sede alle Nazioni Unite.
Un’esposizione nei Musei Vaticani racconta come il Vangelo è fiorito nella penisola dell'estremo Oriente, «generando un profondo appello alla pace e alla riconciliazione».
Verrà inaugurata domani la prima Esposizione che ripercorre le tappe più importanti della storia della Chiesa Coreana. Domani la Messa presieduta dal card. Andrew Yeom Soo-jung nella Basilica di San Pietro. Prevista la presenza di oltre seicento fedeli.
La Corea del Sud ha lanciato un allarme su ulteriori test missilistici della Corea del Nord, mentre al Consiglio di sicurezza dell’Onu è esploso ieri il disappunto degli Stati Uniti, con l’ambasciatore, Nikki Haley, che, ad un laconico «quando è troppo e troppo», ha aggiunto la richiesta di «più forti misure possibili» contro Pyongayang, anticipando la circolazione di una bozza di risoluzione.
Monsignor Lazzaro You Heung-sik, presidente della Commissione «Giustizia e pace» della Conferenza episcopale: «Deploriamo ogni atto di violenza e proseguiamo sulla via del dialogo. Pyongyang sappia che le nostre porte sono aperte».
I leader religiosi siano «banditori di pace» perché si semini la speranza di un avvenire nel quale «sia dato ascolto al grido dei molti che ripudiano la guerra e implorano maggiore armonia tra le persone e le comunità, tra i popoli e gli Stati».
Proseguire sulla linea del dialogo a tutti i costi. È quanto chiede la Commissione giustizia e pace della Conferenza episcopale coreana in un comunicato diffuso ieri.
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