«A proposito degli attacchi terroristici, vi raccomando con tutto il cuore di pregare per i nostri paesi dell'Africa occidentale. In questo momento conviviamo quotidianamente con la paura, perché non sappiamo quando arriverà il nostro turno».
«Tutti noi abbiamo bisogno di convertirci, di fare un passo avanti, ma la possibilità di convertirci non è illimitata», afferma Francesco all’Angelus commentando la parabola del Fico. Al termine della preghiera l'appello a sostegno dei colloqui per risolvere la crisi nel Paese centroamericano e il ricordo dei 40 missionari uccisi nel 2018.
«Ascoltate il grido della gente, lasciate entrare e distribuire gli aiuti umanitari in pace!». Questo l'accorato appello dei presuli venezuelani al governo affinchè faciliti l'ingresso e la distribuzione degli aiuti, evitando qualsiasi tipo di violenza repressiva. Ribadito l’impegno della Caritas. Appello alle forze armate a mettersi dalla parte del popolo che soffre.
Nella lettera intitolata «I cristiani d’Oriente oggi, timori e speranze – In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati; sconvolti, ma non disperati» (2Cor 4,8), i patriarchi cattolici d’Oriente riflettono sulla situazione umana, sociale e politica dei paesi del Medio Oriente.
A Roma per la visita ad limina con la Conferenza episcopale, il vescovo di Lira Giuseppe Franzelli spiega il ruolo della Chiesa nel Paese africano tra i più colpiti da crisi politiche e sociali.
Don Gabriele Brusco, il prete che assiste la famiglia del bimbo con una grave malattia neurodegenerativa: «Sta .meglio, si sta riallenando a respirare».
Alessandro Monteduro, direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre: anche i cristiani vivono nella sofferenza perché oltre ai pericoli dei bombardamenti, nel Paese sono minoranza. Chi è riuscito a fuggire non vuole più rientrare.
Papa Francesco: «La tradizionale tregua olimpica quest’anno acquista speciale importanza: delegazioni delle due Coree sfileranno insieme sotto un’unica bandiera e competeranno come un’unica squadra».
Come si può costruire un clima di fiducia in Siria dopo anni di devastazione e come è possibile sanare i cuori e il tessuto sociale? Agli auspici del Papa, risponde il nunzio cardinale Mario Zenari, investendo i leader religiosi di un ruolo fondamentale in questo momento in Siria.
I vescovi salvadoregni: «Chiediamo al Presidente degli Stati Uniti, al Congresso e a tutte le autorità di questa grande nazione che in questo periodo di Natale facciano in modo che i diritti dei nostri fratelli migranti siano rispettati».
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