La richiesta al Consiglio federale: accogliere i profughi non accompagnati che hanno legami familiari in Svizzera.
Già nel 2017 il numero dei cristiani di Siria si era dimezzato, passando dal 10 al 5% della popolazione (circa 20 milioni di persone nel 2011). In altre aree del paese il crollo è stato verticale: «Ad Aleppo, per esempio, – riferisce padre Victor – i quattro anni di assedio e di bombardamenti hanno ridotto i cristiani dai 150mila del 2011 ai 35-40 mila attuali».
«Vorrei invitare i medici e gli infermieri che credono nel Signore, oltre all’ammirevole cura terapeutica, ad essere per i loro pazienti anche ministri di consolazione». È questo l’appello rivolto dal vescovo di Como, mons. Oscar Cantoni, nella terza domenica di Quaresima, celebrata senza concorso di popolo, nella basilica di S. Abbondio.
L’accorato appello lanciato nei giorni scorsi dal segretario generale del World Council of Churches (Wcc), tramite una lettera pastorale sull’emergenza climatica indirizzata alle Chiese e alla comunità globale.
L’appello del patriarca caldeo Louis Raphael Sako da Baghdad dopo l’uccisione del generale Soleimani: «Non siamo più una patria sovrana, in grado di proteggere la propria terra, le proprie ricchezze e i propri cittadini. Le parti interessate si siedano a un tavolo e risparmino a questo Paese conseguenze inimmaginabili».
In occasione della Giornata internazionale dei migranti, Amnesty International ha chiesto alla nuova Commissione europea di «agire con urgenza per proteggere i diritti dei migranti e dei rifugiati abbandonati a sé stessi lungo la rotta del Mediterraneo orientale».
Nella Giornata mondiale dei diritti dei migranti, l’appello del Papa, in un tweet, per l’accoglienza, la protezione, l’integrazione. Domani giovedì 19 dicembre Francesco incontra i rifugiati arrivati da Lesbo. Se si parla di migranti le situazioni sono tante e diverse. In ogni caso, gli esperti raccomandano uno studio serio e storicizzato del fenomeno.
La Conferenza dei provinciali gesuiti dell’America Latina e dei Caraibi (Cpal), la Provincia centroamericana della Compagnia di Gesù e l’Associazione delle università affidate alla Compagnia di Gesù in America Latina (Ausjal), in una nota diffusa ieri uniscono le proprie voci «a quelle dei vescovi del Nicaragua e di molti altri attori social» e chiedono «con urgenza alla comunità internazionale di esprimere fermamente la propria condanna per il modo in cui il Governo nicaraguense, attraverso le sue forze di sicurezza, sta mancando di rispetto ai diritti civili sanciti dalla Costituzione nazionale».
In occasione della Giornata per la vita in Inghilterra e Galles, dedicata quest’anno agli abusi domestici, il Santo Padre esorta a «a lottare contro ogni forma di sfruttamento».
Come si legge sul sito della Conferenza dei vescovi svizzeri, in occasione della Domenica (16 giugno) e del Shabbat dei rifugiati (15 giugno), la Federazione svizzera delle comunità israelitiche e le tre Chiese nazionali invitano Confederazione, Cantoni e Comuni a istituire un sostegno linguistico intensivo e qualificato per i rifugiati.
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