Mercoledì prossimo, 12 febbraio, alle ore 13.00, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’esortazione apostolica post-sinodale del Papa «Querida Amazonia», frutto dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica «Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale».
Grande attesa dall’assemblea plenaria della Conferenza episcopale colombiana (Cec) dedicata al tema della cura per la Casa comune, in vista della presentazione, mercoledì 12 febbraio, dell’esortazione apostolica post-sinodale del Papa «Querida Amazonia», frutto dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei vescovi per la Regione Panamazzonica «Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale».
Per Romano Felipe Arizmendi Esquivel, Vescovo emerito di San Cristóbal de las Casas, le statuette raffiguranti la Madre Terra non sono dee; non c’è stato alcun culto idolatrico. Sono simboli di realtà ed esperienze amazzoniche, con motivazioni non solo culturali, ma anche religiose, non però di adorazione, perché questa si deve solo a Dio.
Una riflessione di padre Dario Bossi, superiore provinciale dei Missionari comboniani in Brasile, in Amazzonia da 15 anni, sui tentativi di screditare il Sinodo.
In Vaticano, al Sinodo sull’Amazzonia, torna a farsi sentire la voce femminile e l’auspicio che sia valorizzato il ruolo femminile già molto attivo tra le comunità indigene della regione. Da giovedì i partecipanti hanno iniziato a ritrovarsi nei gruppi di lavoro.
La popolazione protesta contro il governo «ma è la lotta di Davide contro Golia». La Chiesa combatte insieme ai nativi attraverso il Comitato anti-contaminazione del Vicariato: «Il Papa è al nostro fianco, le sue parole ci incoraggiano»
«I problemi dell’Amazzonia sono i problemi del pianeta, riguardano tutti e non riguardano solo una terra o una cultura». Lo sottolinea Enzo Bianchi, fondatore della comunità monastica di Bose, in un’intervista al Sir nella quale si sofferma sui temi che saranno al centro del Sinodo sull’Amazzonia che si svolgerà in Vaticano dal 6 al 27 ottobre prossimi.
«Un danno irreparabile», rispetto al quale, secondo i vescovi, «c’è una grande responsabilità del Governo nazionale», soprattutto a causa del decreto supremo 3973 che, proprio per ampliare la superficie da destinare ad agricoltura e allevamento, permette l’accensione di fuochi privati.
La Foresta amazzonica, che ricopre la maggior parte del nord-ovest del Brasile e che custodisce la più grande foresta pluviale del pianeta, quest’estate è stata devastata da un numero impressionante di incendi. Si parla di quasi 73 mila incendi nel corso dell’ultimo anno. Corinne Zaugg ha sentito per noi Bernd Nilles, direttore di Sacrificio Quaresimale, organizzazione che da anni porta concretamente avanti il tema dell’ecologia integrale, che costituisce il cuore dell’enciclica «Laudato si’» di papa Francesco.
Caritas Svizzera è in stretto contatto con le organizzazioni umanitarie e i gruppi ambientalisti locali per fornire il più rapidamente possibile aiuti d’emergenza alla popolazione colpita, fra cui medicinali e acqua potabile.
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