Un incontro del ciclo Chilometro zero al Parco Ciani di Lugano.
Ticino e Grigionitaliano

Un romanzo su Hannah Arendt e una riflessione sul digitale

di Corinne Zaugg

La rassegna Chilometro zero, ideata delle Biblioteche cantonali in collaborazione con le città di Lugano, Bellinzona, Locarno e Mendrisio per dare la possibilità a scrittrici, scrittori e ad altre figure professionali legate al mondo dei libri di incontrare il pubblico negli spazi aperti adiacenti ai diversi istituti, propone nei prossimi giorni due interessanti incontri.

Lunedì 31 luglio a Locarno, nel Cortile di palazzo Morettini alle ore 18, la giornalista culturale Natascha Fioretti e il direttore delle Biblioteche cantonali, Stefano Vassere incontreranno Hildegard Keller, che per Guanda ha dato alle stampe il romanzo «Quel che sembriamo». In questo suo ultimo libro la germanista e ispanista, docente di Letteratura tedesca all’Indiana University di Bloomington dal 2008 al 2017 e oggi insegnante di Storytelling all’Università di Zurigo, immagina quello che fu l’ultimo soggiorno della politologa e filosofa tedesca Hannah Arendt in Ticino, a Tegna, nel 1975.
Un ultimo soggiorno che fu occasione per l’autrice de «La banalità del male», di voltarsi indietro per rileggere la sua vita segnata dall’avvento del regime nazista che la costrinse a lasciare la Germania per gli Stati Uniti e riandare ai suoi rapporti con quelli che furono i suoi illustri «interlocutori di pensiero»: da Walter Benjamin a Martin Heidegger, da Karl Jaspers a Ingeborg Bachmann.

Mercoledì 2 agosto, invece, sempre all’interno della rassegna Chilometro zero, saranno Raul Gabriel e l’artista ticinese Mauro Valsangiacomo, ad essere ospiti di Luca Saltini, al Parco Ciani, alle ore 18. Il tema sarà quello dell’arte nello spazio virtuale. Se alle nostre latitudini Mauro Valsangiacomo non ha bisogno di presentazioni, occorre forse spendere due parole per Raul Gabriel, questo artista italo-argentino, che di recente ha pubblicato per Vita&Pensiero il libro «Il gesto digitale – L’arte nello spazio del virtuale» e che papa Francesco, lo scorso 23 giugno volle tra i duecento artisti prevenienti da 30 Paesi diversi, invitati in occasione dei 50 anni dall’inaugurazione della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani.
Nato a Buenos Aires nel 1966, Raul Gabriel approda in Italia molto giovane. Dopo un periodo dedicato alla sperimentazione nel campo della musica, alla fine del 1998 sono le arti visive e la sperimentazione digitale a diventare il fulcro della sua ricerca. Ma l’eclettico artista si è confrontato anche con il tema del sacro, realizzando il presibiterio dell’abbazia cistercense di Rivalta Scrivia, gli arredi sacri in Santa Maria di Colle in centro a Perugia, il fonte battesimale e il tabernalcolo per la nuova Chiesa di Olmo (PG).
Accompagnando questo suo fare artistico, anche con una profonda riflessione teorica sull’arte sacra. Ma a Lugano il tema verterà principalmente sul digitale, che sta trasformando la ricerca espressiva e sostituendo con l’unico strumento del computer quello che per gli artisti fino a qualche decennio fa, furono il pennello, lo scalpello, la penna, la telecamera. Grazie a Mauro Valsangiacomo e a Raul Gabriel, sollecitati dal collaboratore scientifico della Biblioteca cantonale Luca Saltini che modererà l’incontro, scopriremo se e in che modo, questo cambiamento influenza e modifica la produzione artistica contemporanea.

Un incontro del ciclo Chilometro zero al Parco Ciani di Lugano.
31 Luglio 2023 | 07:53
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