Lugano: biblioteca cantonale (foto Wikipedia)
Ticino e Grigionitaliano

«Donne spirituali, individui moderni»: il 19 agosto la conferenza al Parco Ciani

Si è svolta il 19 agosto, al Parco Ciani alle ore 18, organizzato dalle Biblioteche cantonali nell’ambito della rassegna «Chilometro zero», l’incontro «Donne spirituali, individui moderni. Religiosità femminile e modernità». Vi prenderanno parte Luca Montagner, addetto stampa della Diocesi di Lugano, cheha esposto il tema delle vocazioni religiose nella Diocesi di Lugano; il prof. Querciolo Mazzonis, esperto di religiosità femminile in età moderna e Laura Quadri, dottoranda presso l’Università della Svizzera italiana con una tesi sulle Estasi di S. Maria Maddalena de’ Pazzi nonché redattrice di catt.ch e Catholica.

Querciolo Mazzonis insegna Storia del cristianesimo all’Università di Teramo. Si occupa di storia religiosa tra il XV e il XVII secolo in una prospettiva culturale, delle mentalità e di genere. Ha pubblicato una monografia su Angela Merici (CUAP, Washington DC, 2007) e diversi saggi sulla religiosità femminile nel Rinascimento e nella Controriforma. Di recente, ha anche firmato la prefazione al volume della dott.ssa Miriam Nicoli e di Franca Cleis, «Un’illusione di femminile semplicità. Gli Annali delle Orsoline di Bellinzona (1730-1848)», occasione per il quale catt.ch e Catholica gli aveva fatto un’intervista, raccontando in seguito anche della presentazione ufficiale del volume a Bellinzona. Il libro, con la Prefazione del prof. Mazzonis, è disponibile in formato open access sul sito della Casa Editrice Viella.

L’orsolina era per il XVI secolo una figura nuova. In una società, come quella di Antico Regime, che considerava negativamente le donne che vivevano sole, grazie alla fondazione di Angela Merici si delineava una nuova scelta che garantiva loro un certo grado di autonomia. In seno a questi gruppi di laiche o semireligiose – che non conobbero mai un vero regime di clausura – le donne potevano esprimere la loro individualità e far valere le loro competenze dedicandosi attivamente al servizio del prossimo, alla cura dei malati, alla carità, all’insegnamento della Dottrina cristiana, all’educazione e a opere missionarie. 

La vocazione più strettamente monastica tornerà a essere rivalorizzata sul finire del Cinquecento, quando con il Decretum de regularibus et monialibus, i padri Conciliari sanciranno l’obbligo per i Monasteri di tornare a un regime di clausura. Come spiegherà Laura Quadri, spesso le decisioni conciliari prese al riguardo, sono state valutate negativamente dagli storici del Seicento. Un notevole contributo a una diversa comprensione della vita religiosa del Seicento arriverà dagli studi dell’illustre italianista ticinese, padre Giovanni Pozzi, il quale, a partire proprio dal caso di S. Maria Maddalena de’ Pazzi, dimostrò come i monasteri del periodo fossero in realtà centri culturali molto attivi e importanti, dove si praticavano assiduamente le attività della scrittura e della lettura, con Biblioteche molto ricche e fino a sancire – è il caso del monastero fiorentino di S. Maria degli Angeli – l’obbligo per le novizie di apprendere a leggere e scrivere prima di pronunciare i voti.

Laura Quadri è autrice del volume Una fabula mystica nel Seicento italiano: Maria Maddalena de’ Pazzi e le Estasi (1609-1611), edito dalla Casa editrice Leo S. Olschki nel 2020.

(red)

Lugano: biblioteca cantonale (foto Wikipedia)
18 Agosto 2022 | 15:28
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