Testimone della fede fino all’ultimo istante/catt.ch/gdp
Questa storia ha come prime parole fedeltà e coraggio. Parole care ai giapponesi: sono le prime virtù di un samurai ed è ciò che videro svelarsi in quel sacerdote, l’abate Giovan Battista Sidotti, sbarcato sull’isola di Yakushima il 10 ottobre del 1708 e morto a Tokyo martire il 16 novembre del 1715. Le sue ossa sono state trovate nel luglio del 2014 nella capitale vicino a quelle di due coniugi giapponesi: il sacerdote palermitano è stato ucciso 300 anni fa per aver battezzato i suoi custodi Chosuke e Haru, cui spetterà la stessa fine.
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