Suor Dorothy Stang, prima «martire» del Creato

Nel cuore dell’Amazzonia brasiliana, una religiosa, Dorothy Stang, ha fatto della difesa delle popolazioni più povere e del rispetto della Creazione, la battaglia di tutta la sua vita. Muore il 12 febbraio del 2005 all’età di 73 anni assassinata da killers assoldati dai grandi proprietari terrieri, di cui lei aveva denunciato gli abusi. La sua vita offerta, continua a portare frutto ancora oggi, ispirando numerose iniziative locali, per uno sfruttamento della terra, rispettoso della biodiversità.

Dorothy Stang era un testimone autentico dell’impegno per quella «ecologia integrale», promossa dal Papa nella sua Enciclica Laudato Si’. Nata negli Stati Uniti aveva lasciato il suo Paese per la missione tra i poveri con la congregazione di Notre Dame de Namur. Una scelta radicale. Sr. Dorothy diventa brasiliana per dedicarsi in modo più intenso alla missione. Quando si accorge che le popolazioni dell’area del nord-est di Maranhão dove si trova con le sue suore stanno migrando verso le regioni amazzoniche del Parà, decide in accordo e insieme alle consorelle di trasferirsi per seguire i migranti. Dopo aver viaggiato in diverse regioni del Parà subendo persecuzioni insieme alle popolazioni locali, le suore si stabiliscono ad Anapu, a circa 400 miglia da Belem. Sono in un paese di foreste e di conflitti su invito del vescovo Erwin Kräutler. Lui e altri tre vescovi sono esplicitamente minacciati di morte insieme a più di 200 altre persone. Con il sostegno di mons. Kräutler e in collaborazione con l’Istituto nazionale per l’insediamento e le riforme agrarie, suor Dorothy vuole rinnovare il suolo pubblico attraverso un suo progetto di sviluppo sostenibile che destina alla coltivazione il 20% del terreno e vuole mantenere intatto il 50% della foresta, rimboschendo la regione con alberi locali che producono frutti. Ma quando l’attuazione di questi progetti comincia a dare risultati e speranza, intervengono dei latifondisti senza scrupoli che si impossessano di altra terra con la violenza, falsificano documenti e costringono gli abitanti ad andarsene. Suor Dorothy organizza un’opposizione legale, il suo lavoro però la espone troppo al punto che per sbarazzarsi di lei, si dovrà ricorrere ad un assassinio perpetrato assoldando dei sicari.

Cristina Vonzun

7 Settembre 2019 | 13:18
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