Ticino e Grigionitaliano

Storia e attualità delle Scritture bibliche, un tesoro per la cultura di tutti

di Muriel A. M. Pusterla*

Leggere la Bibbia è un’esperienza di grande spessore culturale ed umano, soprattutto se si è nati o si vive nell’Occidente euro-mediterraneo, fortemente plasmato dai valori etici, estetici e spirituali che i testi biblici hanno espresso ed esprimono. Troppo a lungo le Scritture bibliche sono state accessibili a pochi: se alcune ragioni – come l’analfabetismo prevalente sino a buona parte del XX sec. – sono comprensibili dal punto di vista storico-sociale, altre invece, cultural-religiose, tristemente legate a logiche elitarie, sono deprecabili. Nelle Chiese, in particolare quella cattolica, fino solo a qualche decennio fa, era diffuso il timore verso il «largo accesso» – richiesto invece dalla Costituzione dogmatica Dei Verbum – a un rapporto diretto con i testi biblici, in cui la libertà di coscienza del lettore fosse adeguatamente considerata.

Le esperienze accademiche, formative e divulgative che hanno condotto alla redazione del volume «La Bibbia è un tesoro per la cultura di tutti? Metodologia, storia, attualità» – la più recente attività editoriale dell’Associazione Biblica della Svizzera Italiana (www.absi.ch) – hanno visto esperte ed esperti appartenenti al mondo cattolico, protestante ed ebraico del tutto concordi su tre aspetti qualificanti.

Nessuno oggi può leggere realmente la Bibbia senza conoscere chiavi di lettura e strumenti basilari – acquisibili in molti modi – che consentano di analizzare ed interpretare in modo sufficientemente appropriato testi e messaggi in essi contenuti. Per vivere un rapporto intelligente con i testi biblici, occorre cercare di comprendere che cosa essi dicano in sé, a partire dai contesti storico-culturali in cui sono stati redatti, e che cosa possano dire all’uomo di oggi. Questi due obiettivi vanno tenuti insieme, scartando letture fondamentaliste ed approcci ideologici. Chiunque può utilmente leggere un testo biblico e non è necessario essere credenti cristiani o ebrei in senso tradizionale per sperimentare il valore altamente formativo di tale esperienza.

D’altra parte, occorre sempre tener presente l’imprescindibilità della fede e che i frutti secolari della lettura credente sono un patrimonio culturale e spirituale di estrema rilevanza. Il volumeABSI – edito dalla casa editrice San Lorenzo di Reggio Emilia, impegnata nella divulgazione biblico-teologica ad ampio raggio – punta ad essere un valido ausilio per una lettura stimolante della Bibbia, che richiede specifiche attenzioni metodologiche, anche in vista di un cammino ecumenico. Il percorso storico, nei suoi momenti fondamentali dall’età moderna alla contemporaneità, desidera offrire occasioni di approfondimento su questioni relative alla riscoperta della centralità della Scrittura. Nodale è poi l’attenzione alla necessità che la lettura della Bibbia diventi sempre più presente nella vita delle Chiese e delle società, con uno sguardo anche al Sud del mondo (America Latina e Africa). Il «risveglio biblico» auspicato dovrà passare attraverso studiose e studiosi capaci di una più ampia comunicazione dei risultati delle ricerche bibliche; operatrici ed operatori pastorali, di ogni stato di vita, adeguatamente preparati per far incontrare parola biblica ed esperienza umana; sistemi d’istruzione e mezzi di comunicazione attenti alla rilevanza culturale del testo biblico.

*curatrice del volume «La Bibbia è un tesoro per la cultura di tutti?», assieme a Ernesto Borghi e Stefania De Vito e dottoranda in Scienze religiose (USI)

23 Febbraio 2023 | 11:27
Tempo di lettura: ca. 2 min.
absi (46), bibbia (99)
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