Mons. Storelli
Ticino e Grigionitaliano

Si è spento mons. Ernesto Storelli

La Chiesa in Ticino piange in queste ore un prete che fu tra le sue colonne portanti per decenni. Si è spento a 94 anni il 5 dicembre alle 14.15 alla clinica Moncucco di Lugano dove era ricoverato da alcuni giorni, mons. Ernesto Storelli, già vicario episcopale e vicario generale della Diocesi di Lugano, nell’ordine con i vescovi Torti e Grampa.

Ricordare Mons. Ernesto Storelli, significa sottolineare con gratitudine, affetto e commozione, il forte e generoso servizio da lui reso alla Chiesa luganese, accettando lungo il passare degli anni con quella semplicità, forza e saggezza che gli erano proprie, compiti sempre più impegnativi e di grande responsabilità.

Attinente di Brissago era nato il 21 luglio 1929 e, dopo gli studi e il cammino di formazione nel Seminario San Carlo di Besso, riceveva l’ordinazione presbiterale il 13 settembre 1952.

Era subito inviato quale vicario nella parrocchia di Biasca, ritrovandovi quel rito ambrosiano a lui certamente famigliare, essendo cresciuto a Brissago.

Vicerettore del Collegio Pio XII e Seminario minore

Cinque anni dopo il Vescovo Jelmini lo chiamava a Lugano nominandolo docente e vicerettore del Collegio Pio XII e Seminario minore di Lucino-Breganzona, aperto nell’autunno del 1957 per accogliere in quel suggestivo ambiente ricco di fiori e colori i seminaristi degli anni ginnasiali. Viveva quel nuovo compito con una presenza attenta, vigile, premurosa e propositiva, affiancando il Rettore Ernesto Togni con spirito di sincera e cordiale collaborazione.

Entusiasta del metodo scout quale proposta educativa, lo applicava anche con quei ragazzi e adolescenti, accompagnandoli nella loro crescita umana e cristiana, perché si aprissero alla vita con entusiasmo e serietà, qualunque fosse il loro cammino al termine degli anni ginnasiali, sia al San Carlo di Besso per proseguire verso gli Ordini Sacri, sia lungo altre strade. I molti ragazzi passati lungo gli anni da Lucino ricordano sicuramente il loro vicerettore, dallo sguardo severo o sorridente per rapporto alle rispettive situazioni. Ritrovano negli angoli della memoria i grandi giochi da lui proposti, come le impegnative «piste di guerra» a Carnevale, la gara dei monumenti di neve, quando dal cielo veniva giù abbondante e silenziosa, le uscite in montagna nelle settimane estive a Prato Leventina, con quei bivacchi in stile scout mentre nel cielo si aprivano le stelle. Ricordano sicuramente le castagnate autunnali, il festoso 7 novembre per il comune onomastico di Rettore e Vicerettore, la patronale dell’Immacolata, i doni a San Nicolao e a Natale, che arrivavano dalla generosità di quella brava signora che aveva donato al Vescovo Jelmini la villa di Lucino e che in estate offriva una grande gita a quell’intera comunità. Tutto era coordinato dal grande impegno del vicerettore, che lasciava il Collegio nel settembre 1966, assumendo dapprima la cura pastorale di Losone e successivamente, nel 1981, di Locarno. Molto vicino alla gente, alle famiglie, ai gruppi e alle associazioni parrocchiali compiva il suo servizio pastorale applicando con fedeltà e pure con entusiasmo le indicazioni del Concilio, dedicando particolare attenzione alle celebrazioni nello spirito del rinnovamento liturgico. Manteneva un rapporto di cordialità con tutti ed era stimato e benvoluto sia a Losone che a Locarno, come pure dalle rispettive Autorità.

In quegli anni gli veniva pure affidato il compito di Vicario foraneo del Locarnese, era membro e vicepresidente del Consiglio del Clero e voce autorevole nel Sinodo 72. Né va dimenticato il suo grande impegno quale Cappellano militare, stimato dai Superiori e accolto con simpatia dai soldati, perché ne percepivano attenzione e premura nei loro confronti.

La chiamata in Curia

Nell’agosto del 1998 il Vescovo Giuseppe Torti lo chiamava in Curia quale suo collaboratore personale, nominandolo vicario episcopale. Iniziava così il suo grande impegno a favore dell’intera Diocesi, dove era un costante punto di riferimento per tutti e in particolare per il Clero e i Consigli parrocchiali. Era sempre molto attento verso i Confratelli nel Sacerdozio, ai quali assicurava ascolto e consiglio con sapienza e altrettanta attenzione verso richieste, proposte e difficoltà. Il suo impegno in diocesi proseguiva e si ampliava con il Vescovo Pier Giacomo Grampa che lo nominava Vicario generale. Un compito tanto impegnativo da lui sempre vissuto con dedizione, comprensione, fedeltà ed equilibrata fermezza, proseguendo in quella strada luminosa di bene iniziata il giorno della sua ordinazione sacerdotale e arricchita nel tempo dalle valide esperienze pastorali da lui vissute quali altrettante tappe o pietre miliari del suo generoso cammino. Diversi inoltre gli incarichi da lui ricevuti lungo gli anni dal Vescovo quale membro dei Consigli del Ricovero Beato Pietro Berno in Ascona, della Prioria della Torre in Mendrisio, della Casa di riposo «Solarium» di Gordola e del Gruppo di redazione della Rivista diocesana.

Nel 2014, dopo aver assicurato una valida collaborazione al Vescovo Lazzeri nei primi mesi del suo servizio episcopale, lasciava la Curia per stabilirsi quale cappellano presso la Casa Santa Birgitta di Lugano. Ritornava sovente in Curia, assicurando ancora il suo consiglio, provvedendo alla gerenza di alcune Parrocchie e mantenendo sempre dei costruttivi contatti con tutti come era nel suo stile serio e nel contempo tanto cordiale. Passava quindi, considerata la sua età, alla Casa San Filippo di Sonvico, ma, trascorse poche settimane le sue condizioni di salute rendevano necessario il ricovero in clinica, dove nel silenzio e nella preghiera si preparava con fede e serenità all’incontro con il Signore.

Il suo esempio rimane nel cuore di molti e dell’intera diocesi che tanto ha amato e servito.

I funerali

I suoi funerali saranno celebrati giovedì 7 dicembre alle 10 nella Cattedrale di Lugano. Da domani 6 dicembre sino alla celebrazione delle esequie è possibile rendere visita a don Ernesto nella cappella funebre allestita nella sala Ut unum sint della Casa Santa Birgitta in via Calloni 14a a Lugano

Seguirà la sepoltura nel cimitero di Losone.

Mons. Storelli | © tipress/archiviocdt
5 Dicembre 2023 | 17:03
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