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Ticino e Grigionitaliano

Seconda tappa dei lavori per salvaguardare la chiesa di S.Giorgio a Castagnola

E’ iniziata recentemente la seconda tappa dei lavori per salvaguardare la chiesa di S. Giorgio a Castagnola. «C’è fermento – ci dice mons. Adam Kowalik, amministratore parrocchiale della parrocchia di Castagnola – intorno al belvedere della nostra chiesa. Sono stati potati alcuni alberi, altri trasferiti momentaneamente, l’intera area è stata messa in sicurezza e con gli scavi si è dato  avvio a questa urgente e improrogabile fase». Sarà lunga, perché i tempi previsti sono di circa un anno ma grazie ai moderni strumenti di misurazione, le rilevazioni geologiche, geotecniche e geofisiche eseguite hanno messo in evidenza le fragilità dell’edificio sacro causato da un movimento di scivolamento del terreno. Nella bacheca vicino alla porta della Chiesa è stato esposto il progetto generale. «Dopo tre anni di chiusura – continua mons. Kowalik – si potrà ritornare a fruire del belvedere, un luogo di rara bellezza dove la vista sul lago di Lugano infonde pace e serenità». L’importo totale dei lavori di consolidamento (inclusa la 1a fase), salvo imprevisti, è di poco superiore al milione di franchi. Al netto dei contributi cantonali, comunali e federali l’impegno finanziario della parrocchia è di circa CHF 200’000. Un importo sicuramente elevato ma la comunità parrocchiale è stata unita e solidale e ha permesso questo importante traguardo.

Il fulmine del 2019

Pochi forse si ricorderanno che la Chiesa di San Giorgio, nel 1936, figurava sui francobolli da 20 centesimi perché considerata fra i monumenti storici più belli della Confederazione. Probabilmente alcuni si ricorderanno invece del fulmine che nell’ottobre del 2019 diede il «colpo di grazia» a questo edificio sacro. I danni apparvero subito ingenti e le campane, regolate da comando elettronico, si erano bloccate. Ma il fulmine ha peggiorato notevolmente la situazione anche all’interno della chiesa, datata 1670-1680,  molto ambita per le cerimonie di matrimonio del luganese. Alcune evidenti crepe, in particolare sull’affresco di Sant’Antonio abate, stavano minando la struttura delle pareti di entrambi i lati del luogo di culto e lo stato d’allerta era massimo. Le scosse causate dal fulmine hanno evidenziato le pecche strutturali dell’area su cui poggia la Chiesa di San Giorgio. La falda del Monte Brè è infatti molto calcarea e le infiltrazioni dell’acqua piovana hanno peggiorato notevolmente le cose.

La prima fase dei lavori

Nel marzo del 2021 il Municipio di Lugano ha dato luce verde al credito di 263 mila franchi per la concessione del sussidio comunale a norma della Legge sui beni culturali per la messa in sicurezza definitiva della chiesa di San Giorgio a Castagnola. Il messaggio evidenziava come la chiesa sia già stata recentemente oggetto di un primo intervento di messa in sicurezza provvisorio per il quale era stato concesso un sussidio corrispondente al 25% dell’importo preventivato, ossia 98 mila franchi. I lavori, iniziati nel 2019 e collaudati positivamente dall’Ufficio dei Beni Culturali nel novembre 2020, avevano in particolare interessato un primo consolidamento strutturale dell’edificio e uno studio approfondito delle problematiche statiche e geotecniche. I risultati emersi da questa campagna di indagine hanno mostrato che il muro Belvedere è molto deformato e privo di coesione in diverse parti ed era quindi richiesto un intervento urgente per poterlo stabilizzare. La documentazione relativa ai lavori in questione è stata esaminata dall’Ufficio cantonale dei Beni Culturali che, con uno scritto del 4 febbraio 2021, riconoscendo l’estrema urgenza dei lavori, garantiva il sussidio cantonale e inoltrava richiesta per il sussidio federale.

La chiesa parrocchiale di San Giorgio

Fonti fanno risalire l’edificazione della chiesa di San Giorgio attorno al 1616 quando Castagnola, seguendo l’esempio di altri Comuni, chiede e ottiene l’autonomia parrocchiale da San Lorenzo. L’edificio è oggetto di restauro tra il 1970 e il 1973 e il cui interno, ben prima, è stato trasformato in stile barocco. Si compone di un’unica navata suddivisa in due campate e coperta da una volta a botte. Ai fianchi delle navate vi sono due cappelle laterali, anch’esse coperte a botte. Si segnala nella Cappella della Madonna la bella statua della Vergine del XVIII secolo. In quella opposta, troviamo l’affresco dell’Apparizione del Bambino a Sant’Antonio da Padova. Nell’Ossario,c’è un affresco allegorico raffigurante la Processione macabra, di Giovan Battista Discepoli detto lo Zoppo da Lugano, della prima metà del XVII secolo.

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4 Gennaio 2022 | 06:37
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