La chiesa Sant'Eusebio di Castel San Pietro
Ticino e Grigionitaliano

Santa Messa dell'Ascensione in eurovisione dalla chiesa di Castel San Pietro

La Santa Messa dell’Ascensione di giovedì 18 maggio alle ore 11 sarà trasmessa su RSI La1 in eurovisione dalla chiesa di Sant’Eusebio di Castel San Pietro. Presiederà la celebrazione eucaristica mons. Alain De Raemy, Amministratore apostolico della Diocesi di Lugano. Concelebranti saranno don Fiorenzo Maritan, parroco di Castel San Pietro e don Emanuele Di Marco, cerimoniere diocesano. Animerà la funzione l’Ensemble voce femminile «Vox clara» di Lugano, diretto da Antonio Bonvicini, con all’organo Stefano Gorla e Stefano Keller, e al pianoforte Ismaele Gatti.

Quella di Castel San Pietro è una Chiesa viva, che affonda le sue radici lontane in un passato in cui – proveniente dalle vicine Milano e Como – il cristianesimo si incuneava nel Ticino, allora terra romana, per poi espandersi verso l’arco alpino a nord. L’alba del Medioevo doveva ancora sorgere. E la comunità locale crescere e consolidarsi. Per ritrovare un filo che ci porta alla nostra storia, dovranno passare più di mille anni. È infatti solo molto più tardi che la comunità locale ha visto nascere la sua chiesa parrocchiale, dedicata a Sant’Eusebio. Parliamo del 1627, piena epoca barocca, come barocca è la magnificenza degli arredi interni, cresciuta a tappe: prima la pala d’altare, poi le cappelle decorate con stucchi e dipinti. Fatto curioso, non sono passati che pochi anni dalla costruzione dell’edificio e già si mise mano a una nuova chiesa, ultimata di fatto più di un secolo dopo, in piano Settecento, dopo importanti discussioni che hanno coinvolto le autorità religiose dell’epoca e la popolazione, una popolazione che forse guardava con un po’ d’invidia al vicino Santuario di Morbio Inferiore, dedicato alla Madonna dei Miracoli, luogo ambito di pellegrinaggio popolare.

Sant’Eusebio ha conosciuto importanti trasformazioni anche negli ultimi decenni, quando si è deciso per un radicale restauro: dal tetto e dagli esterni si è passati all’interno, con le decorazioni dello storico organo Serassi-Bernasconi (1771) sino ad un nuovo altare e un nuovo ambone. È lo spirito del Concilio Vaticano II che ha preso corpo nel lavoro dell’architetto Gabriele Geronzi, protagonista del nostro filmato iniziale realizzato dal collega Francesco Muratori. L’architetto, sensibile al tema del sacro ai giorni nostri, ci porterà dentro il nuovo cuore della chiesa parrocchiale, e nella festa che ha coinvolto tutti, il giorno della dedicazione dell’altare, lo scorso 27 novembre. Festa grande per la comunità. «L’altare delle nostre chiese – scrisse allora l’amministratore apostolico della Diocesi ticinese, Alain De Raemy – è la traduzione delle parole di Pietro: accostatevi a Cristo, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa».

La celebrazione di questa festa dell’Ascensione partirà proprio da questo segno vivo della comunità – un nuovo altare, un nuovo ambone per proclamare la Parola – per arrivare al grande significato della salita di Cristo Risorto al cielo.

Santa Messa su Rete Due

Per la Solennità dell’Ascensione del Signore la Santa Messa presieduta da don Enrico Zoppis dalla chiesa del Cristo Risorto di Lugano e accompagnata dalle Corali di Minusio e Gordola sarà trasmessa su Rete Due alle ore 9.05.

La chiesa Sant'Eusebio di Castel San Pietro
17 Maggio 2023 | 13:20
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