Ticino e Grigionitaliano

San Salvatore: ritorna il tradizionale pellegrinaggio per l'Ascensione

Il pellegrinaggio al Bigorio per l’Ascensione non è l’unica tradizione consolidata che si incontra nel Sottoceneri. L’Ascensione richiama infatti a risalire le pendici di un monte – il San Salvatore – anche i membri dell’Arciconfraternita della Buona Morte e dell’Orazione di Lugano, cui appartiene l’omonima chiesetta sulla cima. Di seguito riportamo la testimonianza della Priora Christa Bisang.

I due Forum Paneuropei che ci sono stati, di cui il primo proprio qui a Lugano il 15 ed il 16 febbraio 2020, ed il secondo poco tempo fa a Malaga dal 23 al 26 settembre 2021, fanno capire che oggi, chi fa parte di una Confraternita sa di rivestire un importante ed onorevole incarico. Da qui la nostra fierezza di appartenere ad una Confraternita ticinese, per altro la più antica di tutte le Confraternite della Diocesi. Fa parte della missione della Confraternita della Buona Morte ed orazione sotto il titolo di Santa Marta ricordare alle persone, spiritualmente parlando, che il tempo a disposizione è prezioso, ed è in vista del Bene maggiore. Si tratta dunque di vivere immersi nella speranza rimanendo in sintonia con gli insegnamenti di nostro Signore Gesù Cristo il Vivente, ed anche in affidamento a Sua Madre la Santissima Vergine Maria. Accompagnati nel nostro percorso da mons. Valerio Lazzeri e dai suoi sacerdoti che inseriti nel Ministero Ordinato rappresentano Cristo Capo della Chiesa, il nostro cammino è guidato da questa saggezza e da alcuni «fiori» preziosi: i Sacramenti, specialmente quello eucaristico,  e il nostro comune Battesimo, che ci rende popolo di Dio. È proprio ora il tempo propizio, sulla base di questa comune fratellanza, per mostrarci come Confraternite unite sia a livello cantonale (UCdL), che nazionale e perfino europeo, seppur con le differenti caratteristiche di cultura e tradizioni che singolarmente ci caratterizzano. Come mostriamo nelle nostre processioni, guidate dalla croce di Cristo, il nostro centro è, infatti, Gesù stesso.

Le Confraternite sono missionarie. È stato proprio Papa Francesco nel 2013, a definirci attraverso tre termini: evangelicità, ecclesialità, missionarietà. Egli ci definisce anche «fucine di santità di tante persone che hanno vissuto con semplicità un rapporto intenso con il Signore». Papa Francesco ci invita così ad essere presenza attiva all’interno delle nostre comunità parrocchiali, ossia «cellule vive». Egli indica le Confraternite essere pietre viventi dell’edificio spirituale che è la Chiesa, che sono in una profonda comunione con i propri pastori. Si parla di missionarietà attraverso la «spiritualità popolare», che consiste nel tener vivo il rapporto tra la fede e la cultura di appartenenza. Tutte le Confraternite fanno parte dei popoli della terra al Suo seguito, come presenza liturgica di Cristo in mezzo ai suoi, che trasforma i confratelli gradualmente sul cammino della loro vita in discepoli, guidandoli sulla retta via che porta alla Luce.

La chiesa sul San Salvatore è di proprietà dell’Arciconfraternita. Una chiesetta allora già esistente dedicata al San Salvatore, e dei terreni attorno ad essa, vennero regalati all’Arciconfraternita della Buona Morte dal capitolo di San Lorenzo già nel lontano 1680.  Festeggiare l’Ascensione sul Monte San Salvatore è di forte rimando, apporta la gioiosa speranza del S. Vangelo: «Alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina (Lc 21, 28b)»; «Egli verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo (Atti 1, 11b)». Diventa perciò tangibile la Nuova ed Eterna alleanza che Gesù Cristo ha attuato tramite la redenzione del mondo. Non abbiamo nemmeno le parole per descrivere tanta bellezza. Sul San Salvatore, quando l’Arciconfraternita celebra l’Ascensione col bel tempo, ci sentiamo più vicini al Cielo.

Essere priora ha un significato importante che apprezzo molto e che esercito consapevolmente. Mi occupo anzitutto dell’accoglienza, affinché i Confratelli e le Consorelle possano sentirsi in amicizia tra loro. Penso con convinzione che nelle Confraternite dovrebbe regnare un clima di mutuo rispetto. Come priora tengo anche volentieri brevi catechesi, ed abbiamo invitato in passato i confratelli per un pranzo natalizio in famiglia. Diverse volte viene coinvolto anche l’assistente spirituale don Aldo Aliverti, parroco di Lugano, per l’istruzione religiosa confraternale sulle lettere pastorali del Vescovo Valerio. 

Anche per la festa dell’Ascensione cerco di prevedere il necessario per assicurare una celebrazione decorosa nella nostra chiesa al San Salvatore. Sono tanti gli ospiti a partecipare al pranzo festoso in vetta; vi celebriamo la nostra comune amicizia.

Le Confraternite ticinesi sono una settantina, ed assieme a quelle svizzere diventano circa duecento con ottomila confratelli. Si stima che l’Europa intera abbia oltre ventimila Confraternite con almeno sei milioni di membri. Ecco che si presenta anche qui l’importante ed urgente possibilità per la nuova evangelizzazione dell’Europa, ma anche per nuove e belle amicizie persino internazionali. Prossimamente, a Pentecoste, a livello europeo ci si incontrerà a Bolsena per una giornata di conferenze sui Miracoli Eucaristici.

Inoltre, le Confraternite sono già all’opera per preparare il grande Giubileo a Roma nel 2025, dove si raduneranno le varie Confraternite dell’Europa. Infine, prossimamente uscirà la Rivista della Facoltà di Teologia di Lugano (RTLu), dedicata esclusivamente alle Confraternite con l’edizione numero 1/2022.

La storia dell’Arciconfraternita della Buona Morte è particolare. Si colloca nel 1400 e ruota attorno alla chiesa, oggi non più esistente, di S. Maria dell’ospedale. Allora essa si occupava dell’accompagnamento spirituale e anche pratico degli ammalati e dei moribondi, e fin dal 1513 del trasporto dei deceduti del «Magnifico Borgo» fino alla tomba. Lo storico Virgilio Chiesa riferendosi al periodo vissuto dalla comunità di Lugano a partire dal 1400, annota come la giustizia, basata sugli statuti civili e criminali del 1429, fosse particolarmente rigida, pronta ad infliggere pene enormi. Il giustiziando veniva condotto a Capo San Martino ai piedi del S. Salvatore. Come ultima opera caritativa era accompagnato da membri della Confraternita della buona Morte e Orazione di Santa Marta che portavano un cappuccio bianco che ne nascondeva il viso. L’ultima esecuzione alla forca di San Martino risale al 1849, mentre la pena di morte fu abolita in Ticino nel 1871.

Nel 1560, questa Confraternita fu da Papa Pio IV elevata ad Arciconfraternita, con molti privilegi ed indulgenze. Nel 1620 la nostra Confraternita luganese venne affiliata all’Arciconfraternita della Buona Morte ed Orazione di Roma.

Ancora oggi, tenendo conto dei carismi di ciascuno e a seconda delle possibilità di tempo, continuano ad assistere chi non sta bene, ed in special modo preghiamo sia per i vivi che per i defunti, offrendo anche delle S. Messe in suffragio per loro.

Fanno parte della nostra Confraternita persone di diverse età. Si viene accolti dopo un certo tempo di preparazione e dopo aver consultato l’assemblea. L’investitura con il manto dell’Arciconfraternita avviene solitamente all’Ascensione: è un momento importante e solenne ma anche commovente.

Riteniamo un grande onore, infine, anche poter partecipare alla processione del Corpus Domini, che quest’anno, a Lugano, condurrà dalla chiesa della Trasfigurazione a Breganzona alla chiesa di San Nicolao a Besso. Poter accompagnare in manto Monsignor Vescovo Valerio che porta il Santissima Sacramento in Processione, ossia il Cristo vivente per le varie vie della città, significa accompagnare il Signore stesso presente in mezzo al suo popolo.

Christa Bisang, Licenza Canonica in Teologia dogmatica, Facoltà di Teologia, Lugano

20 Maggio 2022 | 06:13
Tempo di lettura: ca. 4 min.
Condividere questo articolo!