Ticino e Grigionitaliano

«Quelle Messe con i campioni alla vigilia delle partite». La testimonianza di Fabio Capello

C’è anche Fabio Capello tra i dodici testimoni dell’Ottobre missionario, l’iniziativa annuale promossa da Missio per la Svizzera italiana con la finalità di sensibilizzare tutti i cristiani a riconoscere l’importanza della missione, nelle terre lontane ma anche a casa propria.

L’allenatore di fama internazionale, che ha vinto trofei prestigiosi nel mondo del calcio sulle panchine di Milan, Real Madrid, Roma e Juventus, non ha mai nascosto la propria fede cattolica, coltivata fin da ragazzo. Nato nel 1946, cresciuto in una famiglia credente del Friuli Venezia Giulia, Capello risiede ora nel Luganese. Proprio con gli abitanti del Ticino, dunque, ha voluto condividere il senso del suo «Eccomi, manda me!»: è questo il tema scelto per l’Ottobre missionario del 2020, che punta l’attenzione proprio sull’importanza di essere missionari del Vangelo nella vita di tutti i giorni.

Tanti gli aneddoti condivisi da Capello: «La mia famiglia ha sempre vissuto la fede nel modo migliore», ricorda il mister, che poi racconta dell’esperienza da allenatore delle squadre giovanili: ai ragazzi, soprattutto a chi non aveva ricevuto un’educazione cattolica, suggeriva di «andare ogni tanto in chiesa a pregare».

Quando poi arriva il passaggio ai grandi club e ai calciatori adulti, Capello non mette in discussione i suoi valori. Tra le esperienze più significative, le Messe alla vigilia delle partite celebrate tanto a Milano quanto a Madrid, Roma o Torino. La partecipazione alla Messa, condivisa con diversi calciatori, creava nella squadra «serenità e unità».

In modo semplice, Fabio Capello riassume in una battuta il senso del suo essere credente: «Rispettare gli altri e dare qualcosa per aiutare coloro che hanno bisogno».

La testimonianza di Fabio Capello per l’Ottobre missionario: «Eccomi, manda me!»
5 Ottobre 2020 | 14:00
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